'Confindustria, Orsini punto di forza per programmare il futuro'
 
  
Vogliamo svegliarci e far riprendere alla politica, con la maiuscola, la guida per tracciare il futuro per tutti?
Termine che comprende tutto ciò che regge e protegge il sistema: scuola, imprenditori, professionalità e rapporti con Europa e mondo. La grande idea della programmazione qui ha avuto nella rappresentanza istituzionale il perno centrale di guida. Oggi che cominciano a farsi sentire segni di crisi strutturale con la CIG che colpisce anche il grande sistema metalmeccanico, stupisce il silenzio del sindacato e delle istituzioni.
Vuol dire che i gruppi dirigenti si cullano dietro i grandi risultati della Ferrari e non sentono il bisogno di riflettere sulla necessità di porre in essere un grande programmazione che metta il sistema di proiettarsi aldilà della crisi? Sarebbe veramente disdicevole e non degno della tradizione della provincia.
E' vero che l'università perde iscritti e non ha grandi progetti da esporre, è vero tiene l'intero sistema sull'agrindustria con gnocco fritto, tortellini e zampone, eccellenze che danno spinta a sagre con tanto di esposizione di macchine da collezione, ma Carpi sta perdendo colpi nella moda, la ceramica ha bisogno di andare oltre il consumo di gas che costa assai e il biomedicale va da solo. Niente di drammatico, anzi, ma come dicono i nostri vecchi 'chi dorme non piglia pesci'. E la Cina è vicina.
Ma la mia osservazione si fa più profonda quando penso al tempo presente in cui, in mezzo a guerre e banche che guadagnano ma non producono, si è aperto il tempo delle elezioni comunali, poi quelle europee e sono incipienti rinnovi importanti nelle associazioni di rappresentanza, prima fra tutte Confindustria. Quale è il punto: non ho sentito né programmi, né leader politici porre alla attenzione dei cittadini il loro pensiero in merito a come si possa aprire un nuovo mondo prospettico per crescere in qualità per consolidare ciò che si ha.
Alla guida di Confindustria avremo un imprenditore modenese, Orsini: è o non è interesse avere un imprenditore di casa nostra a guidare Confindustria? La provincia e la regione potrebbero avere un punto di forza per programmare il futuro per noi e per la nazione? Io credo di sì. E per tutte le ragioni sopra esposte è ancor triste sentire che sulla stampa arrivino le piccole bagatelle sulle candidature. Me la provincia merita di più. Vogliamo svegliarci e far riprendere alla politica, con la maiuscola, la guida per tracciare il futuro per tutti?
Paolo Cristoni già sindaco e deputato
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