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In piena fase due dell'emergenza Covid-19 e nel pieno del dramma che ha colpito le Case residenza per anziani della provincia di Modena, dove si sono registrati 151 morti, il Comune di Modena decide di affidare, con una procedura pubblica di gara, la gestione, dal 1 settembre 2020 al 31 agosto 2022 il servizio di gestione di uno 'Spazio Anziani' per favorire la socialità di anziani fragili non autosufficienti. Un progetto biennale, che ha la possibilità di rinnovarlo per 12 mesi, fino al 31 agosto 2023, e per un totale di impegno economico da 882.000. Dei quali 660.000 erogati direttamente dal comune a titolo di corrispettivo ad
integrazione della retta pagata dagli utenti, nonchè di compartecipazione nel costo dei servizi
aggiuntivi erogati dalla ditta su richiesta della famiglia (trasporto e ristorazione) e da una quota
stimata in netti € 180.000,00 (€ 60.
000,00 all'anno) in forma di compenso di presenza a carico degli
utenti che usufruiscono del servizio, quota che sarà incassata direttamente dal gestore.
Ma in che cosa consiste il servizio messo a gara, visto che nelle determina il riferimento è ad un non meglio specificato 'Spazio anziani?'. Per provare a scoprirlo facciamo un passo indietro, non molto lontano nell'archivio del comune, al 5 maggio scorso quando la giunta comunale, nella delibera con la quale si formalizza l'intenzione di appaltare la gestione del servizio, fa riferimento a due spazi anziani fino ad ora gestiti: quella gestita direttamente dal Comune di Modena, nello Spazio Anziani di Via Vaciglio, e quella di uno spazio anziani gestito indirettamente dal Ceis, presso
una struttura privata, attraverso una co-progettazione tra l'amministrazione comunale ed un
operatore del terzo settore, il Consorzio Gruppo CEIS, individuato, a seguito di un indagine di
mercato, quale soggetto idoneo a collaborare con il Comune di Modena per lo svolgimento
dell'attività di socializzazione rivolte a persone fragili parzialmente non autosufficienti.
Quest'ultimo richiama il contratto di cooprogettazione sottoscritto nel 2016 affidato al Consorzio Ceis con determina dirigenziale n.685, per 566.000 euro per due anni (dall'1 maggio 2016 al 30 aprile 2018), e grazie ad ulteriori proroghe, in scadenza il 31 agosto prossimo.
Ai tempi il gruppo Ceis fu l'unico a rispondere all'avviso. Chissà se quest'anno, vista l'attenzione sugli anziani, sarà lo stesso gruppo a presentarsi e ad aggiudicarsi la gestione del servizio. Per ora di certo è che iniziando il primo settembre è deducibile che il comune preveda per quella data di essere già oltre l'emergenza, anche per la popolazione anziani, che avrà la possibilità di riunirsi in spazi comuni per momenti di socialità
Gi.Ga,