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Lavori pubblica utilità per chi ha reddito di cittadinanza: a 3 anni dal via a Modena aumentano solo i costi

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Dopo l'appalto a Gulliver per strutturare i progetti di lavoro, il Comune di Modena stanzia altri 33.000 euro al CSV per aiutare la cooperativa ad individuare associazioni disposte ad accogliere i percettori del reddito


Lavori pubblica utilità per chi ha reddito di cittadinanza: a 3 anni dal via a Modena aumentano solo i costi
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Ormai a tre anni e mezzo dall'introduzione del Reddito di Cittadinanza (era il marzo 2019) e della contestuale misura che prevede che l'erogazione del beneficio sia condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità a partecipare ai PUC (Progetti di Utilità Pubblica che il Comune è chiamato per legge ad attivare in ambito sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo), il Comune di Modena sembrerebbe ancora essere ancora in una fase preparatoria. Con il paradosso che a tre anni di distanza dal via alle erogazioni dei sussidi mensili, il beneficio per il comune e la collettività modenese potenzialmente derivante dal lavoro di pubblica utilità dei percettori di reddito di cittadinanza, si sta trasformando, a furia di appalti e affidamenti garantiti a cooperative ed consorzi pagati per attivarli, in un ulteriore costo economico e sociale, a danno, anziché a favore, della collettività. 

Il tutto emerge da una recente determina con cui il Comune di Modena destina al locale Centro Servizi Volontariato la somma di 33.000 euro per supportare la cooperativa Gulliver (già affidataria dallo scorso marzo del servizio per l'elaborazione e la gestione di questi progetti lavorativi), nella ricerca di soggetti del volontariato disponibili ad accogliere i percettori del Reddito di Cittadinanza. In pratica soldi pubblici per chiedere al CSV di individuare nella rete di soggetti ad esso consorziati quelli disposti ad accogliere i percettori del reddito per attuare i lavori socialmente utili gestiti dalla cooperativa Gulliver.

Di fatto la conferma che se da un lato è da tre anni che vengono erogati miliardi di euro per finanziare il reddito di cittadinanza, dall'altro poco o nulla, in termini di attivazione di lavori di pubblica utilità al servizio della collettività da fare svolgere ai percettori, si è fatto.

Essendo quella attuale, a quanto emerge dai documenti testimoni delle procedure in atto in una fase ancora iterlocutoria, un attività ancora da perfezioare sul piano organizzativo.  

E ciò nonostante il fatto che già dall'ottobre 2019 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avesse definito, per decreto, caratteristiche e modalità di attuazione dei PUC, e quindi indicazioni utili e operative ai Comuni per attuarli. Il Comune di Modena sembra trovarsi oggi ancora in una fase interlocutoria, preliminare, preparatoria. Il Covid ha certamente inciso sui tempi e sulle disponibilità di lavori, ma guardando le determine del Comune di Modena, di tempo ne è passato davvero tanto senza che non si facesse nulla. O meglio, ciò che si è fatto fino ad ora ha agevolato più chi il lavoro lo gestisce non chi dovrebbe svolgerlo e tantomeno la comunità che ne dovrebbe usufruire.

E' del 2 marzo 2021, a due anni dall'introduzione del Reddito di Cittadinanza, la delibera della giunta comunale di Modena con cui vengono forniti 'indirizzi' per la predisposizione ed attuazione dei PUC ed in particolare veniva stabilito di procedere, in una prima fase di sperimentazione, con l'attivazione dei PUC prioritariamente nell'ambito sociale e nell'ambito delle tutela dei beni comuni, includendo attività inerenti ad interventi di protezione civile e di sicurezza della città.

A maggio dello stesso anno viene approvato, dal Comune stesso, il cosidetto Catalogo PUC costituito da numero 3 (tre) progetti utili alla collettività (PUC), in ambito sociale, da realizzarsi nel Settore Servizi Sociali, sanitari e per l'integrazione. Passano altri 9 mesi, e solo nel febbraio del 2022 il comune 'partorisce' un'altra determina con cui affida alla Cooperativa Gulliver la gestione, da marzo 2022 all'aprile del 2024, delle attività di orientamento, progettazione, valutazione, monitoraggio e rendicontazione dei servizi a contrasto alla povertà a favore dei beneficiari delle misure di inclusione.

Siamo alla primavera scorsa. Mentre milioni di euro continuano a fluire da tre anni dalle casse pubbliche a quelle dei percettori di Reddito di Cittadinanza il Comune di Modena sembra ancora alla fase interlocutoria, preparatoria, preliminare, rispetto all'attivazione obbligata dalla normativa, dei percorsi PUC, nonostante ci sia un soggetto (la cooperativa Gulliver), finanziato per organizzarli. Evidentemente il Comune non è in grado, attraverso i propri uffici, di strutturare questa funzione e i lavori che dovrebbero essere un beneficio per la città, forniti in campo sociale ambientale e appunto di Pubblica Utilità da coloro che percepiscono il reddito, sembrano rappresentare, mano a mano che i mesi e gli anni trascorrono, un costo ulteriore per il Comune e per i cittadini stessi.

Un costo che incrementa, per scelta dello stesso comune, nel momento in cui, alcuni giorni fa, la giunta comunale di Modena guidata dal sindaco Muzzarelli, decide di garantire alla cooperativa Gulliver, che come detto da marzo si dovrebbe occupare della predisposizione di questi percorsi, il supporto del CSV, il Centro Servizi Volontariato di Modena e Ferrara, al quale vengono destinati 33.000 euro per individuare nella rete delle associazioni del volontariato in esso consorziate, quelle disposte ad accogliere i beneficiari del reddito di cittadinanza obbligati, per legge, a svolgere attraverso percorsi lavoratori attuati dai comuni, i lavori di Pubblica Utilità gestiti da Gulliver. Una funzione che costa al Comune altre decine di migliaia di euro, per una durata di 20 mesi e 15 giorni, dal 15/06/2022 al 29/02/2024.

Nel vorticoso e sempre più costoso giro di appalti e affidamenti a cooperative ed associazioni di funzioni in capo al Comune che rischiano di tradire l'obiettivo originale: compensare, con lavori socialmente utili, i costi sostenuti dai cittadini per l'erogazione dei sussidi ad altri cittadini aventi diritto, con l'effetto indiretto di ridurre la spesa pubblica. Che per contro, a quanto pare, continua ad aumentare.

Gianni Galeotti


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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