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Legge urbanistica, i costruttori e le coop edili applaudono Bonaccini

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Il paradosso di una legge presentata come a consumo zero di suolo che riceve il plauso delle associazioni edili e viene criticata dagli ambientalisti


Legge urbanistica, i costruttori e le coop edili applaudono Bonaccini
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'I costruttori della provincia di Modena giudicano positivi gli indirizzi contenuti nella legge urbanistica regionale firmata dal presidente Stefano Bonaccini alla fine dello scorso anni. Tuttavia, la recente delibera del Comune, che sospende l’efficacia delle procedure relative agli interventi e alle convenzioni urbanistiche già avviate, e in parte approvate, preoccupa perché potrebbe preludere alla ridiscussione retroattiva di decisioni urbanistiche già assunte'.

Le associazioni edili della provincia di Modena intervengono sullo sviluppo urbanistico di Modena nei prossimi anni. Stamattina ne hanno parlato per l’Alleanza delle Cooperative Italiane di Modena Gianluca Verasani, il presidente di Ance Modena Sandro Grisendi, il direttore di Aniem Davide Torrini, il presidente di Cna Costruzioni Modena

3;'>Paolo Vincenzi, il presidente di Lapam Costruzioni di Modena e Reggio Emilia Claudio Boccaletti, il presidente dell’Associazione nazionale cooperative di produzione lavoro e servizi Carlo Zini.

Un giudizio - quelle delle associazioni edili - diametralmente opposto rispetto a quello delle associazioni ambientaliste e della sinistra che non ha votato la legge (insieme al M5S). Insomma una legge chiamata 'a saldo zero' che - come più volte si è detto - fa contenti i costruttori e fa arrabbiare gli ambientalisti... Un paradosso che dimostra la non vericidità dello slogan. Del resto Legacoop Emilia Romagna aveva già dato il suo placet.

«Giova comunque evidenziare», continuano le associazioni edili, «come la legge sia fortemente orientata al sostegno allo sviluppo e all’occupazione, consentendo di non computare, nel tetto del 3% di impiego di nuovo suolo sino al 2050, alcuni interventi strategici quali opere sovracomunali di interesse pubblico, insediamenti produttivi di rilievo regionale, ampliamenti di attività produttive esistenti, nuove previsioni edificatorie non residenziali realizzate a fronte di corrispondenti quote di territorio urbanizzato reso permeabile, espansioni previste dai piani vigenti la cui attuazione sarà avviata nel periodo transitorio».

«Appare inoltre evidente la volontà del legislatore di contemperare consumo del suolo, benessere ambientale, sviluppo sociale e attrattività economica. Risulta pertanto non secondario il ruolo e il contributo dell’edilizia residenziale, sia privata che sociale, volta al soddisfacimento delle nuove esigenze in termini di sicurezza sismica e di risparmio energetico, delle variate dinamiche demografiche che hanno fortemente modificato la composizione della famiglia. In questo contesto, il periodo transitorio previsto dalla legge urbanistica regionale «deve avere anche lo scopo di tutelare le legittime aspettative degli investitori, sorte con l’acquisizione, negli ultimi anni, di aree in Psc in attesa dell’approvazione dei nuovi Pug da parte delle amministrazioni comunali, e di sostenere lo sviluppo di un settore, quello delle costruzioni, dalla filiera lunghissima che produce oltre l’8% del Pil regionale e anche nazionale, e che ha perso durante questa crisi circa 600mila posti di lavoro».

«Preoccupa la recente delibera con cui il Comune di Modena potrebbe intervenire in modo retroattivo su decisioni urbanistiche già prese, minando alla base la certezza dei diritti acquisiti e la stessa attrattività della città per gli investitori. Tutto questo potrebbe comportare, nel breve periodo, incertezza e problemi occupazionali e, nel medio-lungo periodo, decrescita economica e malessere sociale». Per questo motivo l’imprenditoria edile modenese invita «giunta e consiglio comunale a mantenere coerente e salda la visione dello sviluppo della città, nell’interesse di tutti e nel rispetto delle decisioni prese. Questa coerenza deve essere perseguita fino in fondo, in attesa che il nuovo Pug possa essere uno stimolo per l’amministrazione per vincere la sfida di migliorare rapidamente la qualità del vivere e per ridare forza all’economia e ai comparti produttivi strategici per il territorio modenese, sia dal punto di vista degli investimenti che dell’occupazione».


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 


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