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Per una mobilità sostenibile, le auto saranno sempre più penalizzate

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Intervista al Consigliere PD e Presidente Rete Città sane Simona Arletti, che dice: 'E' stato un errore smantellare le ferrovie'


Per una mobilità sostenibile, le auto saranno sempre più penalizzate
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'Dobbiamo pensare al nuovo Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), che approveremo prima della fine dell'anno, senza commettere gli errori commessi, pur in buona fede, nel passato, come quelllo di smantellare le ferrovie di collegamento tra il capoluogo ed i maggiori centri della provincia, come Vignola'.

A dirlo è il consigliere comunale PD, ecodem, già assessore all'ambiente del Comune di Modena nella precedente amministrazione, e oggi Presidente nazionale della Rete Città Sane. 

Un punto, quello riguardante i collegamenti ferroviari tra i centri della provincia, anche in una logica di metrotranvia, che con gli occhi di oggi non solo mette a nudo l'errore che lo stesso consigliere ammette legato allo smantellamento di linee ferroviarie che già c'erano, ma anche la mancata realizzazione dei progetti, con una logica pluriennale di medio e lungo periodo, programmati nei precedenti Piani della Mobilità, i cosiddetti PUM ai quali ora è stata aggiunta la S, che sta per sostenibile (come se prima sostenibili non lo fossero e come se ora bastasse una S per rendere sostenibile ciò che non lo è o non ha dimostrato di esserlo), e rimasti per buona parte, sia nel merito sia nelle linee di indirizzo, sulla carta.

Come nel documento del 2005 che abbiamo recuperato dal nostro archivio e che vede in quel sistema di metrotranvie e metropolitane leggere un elemento di forza. Con tanto di progetto di urbano presentato a Modena dall'allora ATCM. Rimasto sulla carta.

Ed è così che senza avere realizzato  buona parte quei progetti e quelle visioni che fondarono i vecchi Piani, l'amministrazione si appresta a vararne uno nuovo, pur consapevole delle conseguenze difficili da rimediare legate alle cose non fatte  di quelli precedenti. Non solo per lo smantellamento delle linee ferroviarie che oggi potrebbero dare senso allo sviluppo, ma anche per il mancato sviluppo (non solo in termini di mezzi ma anche di visione e di indirizzo), del trasporto pubblico locale. Sul quale pesa oggi la condivisa consapevolezza a livello politico, sociale ed istituzionale che il TPL modenese non rappresenta, al di là dell'attaccamento all'auto delle generazioni di modenesi, alcun tipo di alternativa competitiva all'uso dell'auto.

Ed è qui che, ci permettiamo di dire, gli amministratori ed i tecnici impegnati nell'elaborazione dl PUMS. E allora ecco che non potendo più intervenire con cambi di direzione strutturali e di rete sul servizio pubblico (cambi al di la del rinnovo del parco mezzi, anch'esso comunque sempre più difficoltoso, per recuperare i ritardi accumulati'), il nuovo indirizzo che sembra emergere come prevalente dal nuovo Pums da approvare entro l'anno, punta soprattutto alla penalizzazione dell'auto. Il cui utilizzo, attraverso il PUMS, sarà dichiaratamente reso sempre più scomodo e sconveniente rispetto all'utilizzo del trasporto pubblico. Per farlo sono stati i modi. Dal togliere parcheggi per farci corsie preferenziali di autobus al ai divieti di circolazione. Che equivale ad ammettere che per rendere più competitivo il trasporto pubblico non si rende più appetibile il trasporto pubblico, ma si rende meno appetibile l'uso dell'auto. In un livellamento al ribasso che non si sa quanto possa giovare. Ed è in questo prospettiva che si inserisce il provvedimento per lo stop allargato anche ai diesel euro 4 che scatterà dal prossimo 1 ottobre. Provvedimento che l'eco-dem Arletti paragona ad una svolta culturale sul modello di quella che alcuni partecipanti al forum PD sulla mobilità sostenibile hanno ricordato:, ovvero la legge sul divieto di fumo

 Linee che oggi, in vista delle elezioni amministrative e, appunto, dell'elaborazione del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostanibile tornano di attualità nei forum del PD di governo della città. Quello che si è tenuto alla festa provinciale dell'Unità e presieduto dal consigliere Arletti

Gi.Ga.




Redazione Pressa
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