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Giulia's Taste
05 marzo 2020 alle 11:45
2 minuti di lettura
Ieri a pranzo mi sono lasciata consigliare da un caro amico e, mossi dalla curiosità, abbiamo deciso di provare la Lumira, nel centro di Castelfranco Emilia. La fama del locale lo precede. Lo chef Borsarini, titolare del ristorante, vuole riproporre la tradizione emiliana con eleganza e con qualche sorpresa. Questo concept traspare anche dagli arredi e dal menù, dove si trova anche una piccola proposta di mare. Molto carini anche i riferimenti a David Bowie che saltano agli occhi qua e là. Al nostro ingresso veniamo accolti dalla Caposala, molto cordiale, che ci fa accomodare, che, successivamente, risponde alle nostre domande e ci racconta anche alcuni vini presenti in carta. Si parte con l’entrée, una crescentina al lardo ciascuno, servita sulla tigella tradizionale, accompagnata da un 100% Sorbara in purezza metodo ancestrale, che rimarrà con noi per tutta la durata del pasto. Da notare il piatto del pane composto da ben cinque varietà diverse. Spettacolo! Antipasti: per me tartare di tonno obeso, riso sushi e crema di cipolla di Medicina, mentre per il mio compare polentina fritta con squacquerone e pere al Lambrusco. Note agrodolci, ben presentati e buon equilibrio tra sapori, consistenze e temperature.
Primi: passatelli asciutti integrali, filetti di pesce bianco e crema di cavoli e alici e tortelloni di ricotta, con lumache scalogno e pane fritto. Il primo molto coerente e costante, il secondo saporito e per nulla banale. A questo punto eravamo già decisamente a livello, ma non abbiamo saputo resistere alla tentazione del mascarpone, qui presentato con la polvere di liquirizia. Bel contrasto, molto piacevole. Pranzo piacevole, servizio veloce ma non oppressivo, atmosfera calda. Da provare. Volpe Giulia
La Pressa
Lumira a Castelfranco, a tavola la sorpresa della tradizione
Lo chef Borsarini, titolare del ristorante, vuole riproporre la tradizione emiliana con eleganza e con qualche sorpresa

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