Per il sindaco civico di Budrio, Maurizio Mazzanti, il Pd è morto insieme al suo sistema'. E 'lo dico con rispetto ai suoi elettori, ma bisogna prenderne atto come constatazione', scrive su Facebook. Mazzanti fa un'analisi simile a quella di un altro sindaco civico 'di sinistra', l'ex M5s Federico Pizzarotti. 'Sei anni fa - ricorda Mazzanti - decisi di candidarmi perche' non mi sentivo rappresentato da nessun partito. Oggi, dopo il risultato di Imola credo di non essermi comportato irrazionalmente. A Imola c'è soprattutto un perdente, non solo un partito, non un nome: ha perso un sistema, che qui in Emilia-Romagna è sempre stato di un preciso colore'.
A Budrio, ricorda, 'ho vinto senza legarmi a nessun partito o movimento perchè sono convinto possa esserci una strada diversa da quella che sta predominando oggi a livello nazionale da un lato e che non sia il Pd dall'altro. Non sarà facile, ma sei anni fa mi dicevano che ero un illuso a candidarmi. Il passaggio e' stretto, molto stretto, ma non c'è alternativa'.
A modo suo, si toglie qualche sassolino dalle scarpe l'ex sindaco di Budrio, Giulio Pierini, sconfitto proprio da Mazzanti. Scrive infatti: 'In un panorama politico desolante, l'unica consolazione è ascoltare le dichiarazioni del gruppo dirigente pro tempore del Pd: finalmente si capisce che le dinamiche nazionali entrano a gamba tesa su quelle locali. In pratica, l'elettorato grillino e quello di destra si coalizzano in modo fisiologico contro il centrosinistra in qualsiasi contesto e a tutte le latitudini'.
Per Pierini, 'pur con l'amaro in bocca, fa piacere sentirlo dire, visto che per molto tempo le sconfitte sembravano essere legate solo alla dimensione locale'.
