A Carpi 16 minori stranieri non accompagnati presi in carico nel 2025
I dati sulle presenze resi noti in risposta ad una interrogazione dei gruppi di maggioranza che rivendicano: 'Il governo coprirà le spese’
Negli ultimi anni Carpi ha registrato un aumento significativo dei minori presi in carico: dai 10 MSNA del 2022 si è passati ai 23 del 2023 e ai 27 del 2024. Nei primi nove mesi del 2025 i casi sono già 16, nonostante la chiusura avvenuta il 31 agosto della struttura Minotauro per scelte di sostenibilità, che ha costretto il Comune a ricollocare in tempi rapidi 7 ragazzi. A fronte di queste presenze, l'assessora Calzolari ha riportato che è stato possibile scegliere posti in strutture autorizzate a costi inferiori alla media regionale, pur con un incremento di spesa causato dall'aumento delle presenze. Parallelamente si è consolidata una rete di tutela che coinvolge scuole, servizi sociali, comunità educative e la Rete delle famiglie accoglienti, che rappresentano un pezzo prezioso del welfare territoriale.
Il Consigliere PD Linda Oliviero, relatrice dell'interrogazione, ha commentato così la situazione: 'Mi preme sottolineare due aspetti positivi: il primo è che l'Amministrazione ha gestito in maniera efficace le risorse per rispondere alle necessità. A prova di ciò, il fatto che abbia trovato un accordo meno oneroso economicamente rispetto alla media con la cooperativa che sul territorio si occupa dei MSNA. L'altro elemento che vorrei evidenziare è la rete che si è stati capaci di costruire tra Comune, Terzo settore con la realtà di Rete di famiglie accoglienti e scuole del territorio. Un’unione efficace e significativa, che ha permesso di fare rete per seguire alcune delle persone più fragili della nostra comunità cittadina».
Attualmente il costo di queste operazioni è ancora a carico dei Comuni, che hanno sostenuto la spesa in anticipo. Per l’Unione Terre d’Argine, a fronte dei rimborsi richiesti tra il 2023 e il 2025, restano ancora da incassare quasi 715 mila euro: a fronte della mobilitazione di enti territoriali come il nostro e ANCI, il Ministero degli Interni è dovuto tornare sui suoi passi promettendo un rimborso integrale delle spese precedentemente citate. Il dietrofront operato dal Governo, che inizialmente non voleva coprire le spese e poi ha garantito di farlo, è la prova concreta che dai territori e dalle amministrazioni locali possono partire iniziative che cambiano politiche nazionali ingiuste. Rimane ancora un'incognita sul finanziamento dei prossimi anni' - chiudono nella nota congiunta i gruppi consiliari PD Carpi, Carpi a Colori, AVS - Alleanza Verdi e Sinistra.
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