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Data Center, viaggio nel cantiere in corso

Data Center, viaggio nel cantiere in corso
Data Center, viaggio nel cantiere in corso

Sopralluogo questa mattina alla struttura che ospiterà il cuore tecnologico della città. Rispettati, nonostante il lockdown, i tempi di consegna della struttura

Sopralluogo questa mattina alla struttura che ospiterà il cuore tecnologico della città. Rispettati, nonostante il lockdown, i tempi di consegna della struttura


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Sopralluogo sullo stato dei lavori, questa mattina, nel cantiere per la realizzazione del Data Center. Lavori ripresi maggio dopo la sospensione dovuta all'emergenza sanitaria. Il Data center è la struttura destinata a diventare il cuore tecnologico della città.

Sorge nella zona vicina a PalaMadiba, scuole Marconi e Palazzina Pucci, a nord della stazione ferroviaria, nel cuore dell'area compresa tra quartiere Sacca e Crocetta e ora inserita nel Piano Periferie. Qui saranno trasferiti tutti i CED, centri eleborazione dati degli enti pubblici e di diversi soggeti privati. E qui oggi con il Sindaco, il rettore dell'Università, le imprese appaltratrice ed il presidente della società a partecipazione pubblica Cambiamo che gestisce gli appalti del Piano Periferie, è stato fatto il punto.

Nella prima fase dell'intervento, prima del lockdown dello scorso inverno, sono state realizzate le strutture di base poi dalla ripresa dei lavori, nella primavera scorsa, gli infissi e l'architettura esterna. Ora la struttura è in avanzato stato di realizzazione. L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra per circa 1.600 metri quadri complessivi .

A piano terra del Data Center troverà posto l’Academy per la formazione sulla sicurezza informatica e spazi per le attività di ricerca e conferenze, mentre al primo piano saranno collocate la sala server e la “control room”, zone che saranno riservate agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici.
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Qui, già visibili anche nel video, i grandi spazi che conterranno i server che immagazzineranno ed eleboreranno i dati. Qui si prevede di fare migrare, in base a un percorso prestabilito a partire dal prossimo anno, i sistemi del Comune (circa 350 macchine virtuali e 150 Terabyte di spazio disco), sposando a pieno la strategia del Cloud della Pubblica amministrazione. Parallelamente proseguiranno le attività di installazione e configurazione della control room e delle relative piattaforme per il monitoraggio e la gestione degli asset della smart city modenese.

Nella gestione del Data Center, inoltre, Lepida avvierà un percorso di qualificazione e certificazione dell'impianto come sistema di fascia A/Polo Strategico nazionale ai sensi delle classificazioni dei datacenter della Pubblica amministrazione definite dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale. In particolare, verranno particolare acquisite le certificazioni della famiglia ISO 27000 legate alla cyber security sia per il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni sia per la cyber security nel cloud che per la privacy servizi cloud.





Un progetto da 5,1 milioni di euro, sviluppato dal Comune e dall’Università di Modena e
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Reggio Emilia con il contributo di Provincia di Modena, Fondazione Democenter e Lepida affidato per la realizzazione al raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Iti Impresa generale spa di Modena con Site spa di Bologna.

Il termine dei lavori, inizialmente previsto nella primavera del 2021, è stato ridefinito sulla base della sospensione per l'emergenza covid, e nonostante questo riconfermato per gli inizi del 2021. Anche se il Sindaco ha già pensato ad una inaugurazione pre-natalizia, nella prima decade di dicembre alla presenza, a distanza, del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
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