Il fumo di tabacco: un problema ancora radicato
Secondo i dati aggiornati forniti dall’Eurobarometro 2024, circa il 24% della popolazione adulta dell’Unione Europea fuma regolarmente. Questo significa che un europeo su quattro accende quotidianamente una sigaretta, nonostante decenni di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Tra i Paesi con i tassi più alti si segnalano la Bulgaria (37%), la Grecia (36%), la Croazia (35%) e la Romania (34%). All'estremo opposto, troviamo la Svezia, dove l'uso delle sigarette è stato in parte soppiantato dagli snus e da altri prodotti a base di nicotina meno dannosi, portando la percentuale di fumatori al di sotto del 10%.In Italia, i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) indicano che un adulto su quattro è fumatore, con un consumo medio di 12 sigarette al giorno.
La cannabis legale: diffusione e normalizzazione
Parallelamente al consumo di tabacco, l'uso di cannabis – soprattutto nella sua forma legale – continua ad aumentare. Secondo l’EMCDDA (Osservatorio Europeo delle Droghe), circa 22 milioni di adulti europei hanno fatto uso di cannabis nell’ultimo anno, con i livelli più alti nei Paesi Bassi, in Francia e in Italia. Tra i giovani italiani, la percentuale di studenti che ha provato la cannabis almeno una volta raggiunge il 27%, con un 6% che ne fa un uso quotidiano o quasi quotidiano.In questo contesto si inserisce il crescente mercato della cannabis light, ovvero prodotti contenenti cannabidiolo (CBD) e THC inferiore allo 0,6%, pienamente legali in Italia e in altri Stati membri. Questi prodotti, spesso commercializzati sotto forma derivati come l’hashish CBD, stanno guadagnando terreno come alternativa naturale per chi cerca rilassamento, sollievo da disturbi d’ansia, insonnia o dolori cronici senza gli effetti psicoattivi tipici della cannabis ricca di THC.