A Fiorano 'Storie e pensieri del progressive italiano'
Mivebo
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Mivebo
articoliChe Cultura

A Fiorano 'Storie e pensieri del progressive italiano'

La Pressa
Logo LaPressa.it

La conferenza si baserà sull’ascolto di frammenti del disco 'Io sono nato libero' del Banco del Mutuo Soccorso


A Fiorano 'Storie e pensieri del progressive italiano'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Anno nuovo e nuovi appuntamenti a Villa Cuoghi con l’Aps Amici della Musica “Nino Rota”. Alle 17 di oggi infatti avrà luogo il secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Storie e pensieri del progressive italiano” a cura di Giancarlo Spaggiari.
Dopo il primo appuntamento dedicato alla nascita del sottogeneri del Progressive Italiano, con la conferenza sull’album “Storia di un minuto” della Premiata Forneria Marconi, l’incontro di oggi verte su “Io sono nato libero” del Banco del Mutuo Soccorso.
«Il ciclo di incontri si svolge seguendo lo schema di Baptiste Le Goc e Marco Maurizi nel loro libro “Musica per il pensiero”» ci spiega il relatore Giancarlo Spaggiari «I due autori hanno definito lo stesso genere una vera e propria musica per il pensiero dato che, negli anni, il progressive ha affermato l’idea del concept album, la composizione della “suite progressiva” con i brani che si suddividono in movimenti, il superamento della forma canzone, la contaminazione tra generi musicali come la musica classica, il jazz, la contemporanea; e l’affermarsi di una struttura sinfonica dei brani con durate fuori dagli schemi consolidati. Nel loro libro hanno individuato cinque aree in cui il progressive si suddivide».
Quali sono queste cinque aree? «Le cinque aree sono quella dell’immaginazione, del viaggio dell’annima, che abbiamo trattato per prima con l’incontro su “Storia di un minuto” della PFM. Poi si susseguono l’area politica, quella culturale, l’area metafisica e l’area nichilista. Nell’incontro di oggi parleremo dell’area politica, l’anelito militante, conversando sul disco “Io sono nato libero” del Banco del Mutuo Soccorso».
Non solo quindi l’aspetto meramente musicale e compositivo, ma anche l’aspetto concettuale attorno a cui sono nati questi album, pietre miliari della musica italiana tanto che, il progressive italiano è riconosciuto come sotto-genere del progressive secondo solo a quello britannico a livello mondiale. «Mentre nell’incontro precedente ci siamo soffermati, oltre che sull’area dell’immaginazione, sulla nascita del vero e proprio sotto-genere del prog italiano, focalizzando l’attenzione su come mescolando gli elementi di matrice britannica con elementi di musica mediterranea si sia dato l’imprinting per la nascita della nostra “corrente”, oggi ci focalizziamo sul rapporto del prog italiano con la politica, del rapporto tra il Banco del Mutuo Soccorso con la politica, e l’analisi del disco».
La conferenza si baserà sull’ascolto di frammenti del disco, ed andrà a esplorare non solo i suoni, ma anche le suggestioni dell’epoca in cui fu composto. «Il disco è ispirato dai fatti che portarono al golpe del Cile nel 1973» spiega Spaggiari «ma con l’incontro di oggi andremo a vedere anche tutte le sfaccettature della politica di quei giorni, successivi al ’68, le riviste alternative, il concetto di controcultura e le stagioni dei festival rock degli anni ’70 con la divisione tra la musica militante integrata e quella ispirata dai valori fondanti della controcultura».
L’appuntamento è per le 17 di oggi presso Villa Cuoghi, ingresso libero.
Stefano Bonacorsi

Stefano Bonacorsi
Stefano Bonacorsi

Modenese nel senso di montanaro, laureato in giurisprudenza, imprenditore artigiano, corrispondente, blogger e, più raramente, performer. Di fede cristiana, mi piace dire che sono ..   Continua >>


 


Acof onoranze funebri
Che Cultura - Articoli Recenti
Dialogo ebraico-cattolico: a Carpi Fiano incontra Salvarani
Il confronto si svilupperà a partire dall’ultimo libro di Salvarani, dal titolo ‘Un ..
13 Gennaio 2025 - 11:23
Bergonzoni: a Pavullo il nuovo spettacolo, prima data in Emilia
'Arrivano i Dunque (avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)' è il titolo..
11 Gennaio 2025 - 16:15
Modena, continua la mostra di Dalì: 26mila visitatori in 4 mesi
Prorogata fino a marzo 'Nella mente del maestro', l’esposizione del protagonista del ..
11 Gennaio 2025 - 12:34
Modena, le fonti musicali della Domus Geminiani per il Patrono
Dal 14 al 18 gennaio 'Salva Nos Geminiane' proposto da I Madrigalisti Estensi, diretti da ..
09 Gennaio 2025 - 19:02
Che Cultura - Articoli più letti
Gli italiani scoprirono che Muccioli incatenava drogati. E stavano con lui
Intervista a Paolo Severi, uno dei protagonisti di SanPa, il documentario di Netflix. ..
17 Gennaio 2021 - 18:17
Quattro dolci tipici della cucina modenese
Il bensone, la bonissima, i tortelli fritti modenesi al savor e la torta Barozzi
01 Marzo 2021 - 17:51
Se la locomotiva di Guccini si schianta contro il muro della malafede
Guccini si scaglia contro l'opposizione brandendo l'arma più subdola, la bandiera di ..
27 Aprile 2020 - 10:59
Agamben: 'Dopo questi 2 anni metto in discussione la medicina stessa'
'Se non si ripensa da capo che cosa è progressivamente diventata la medicina non si potrà ..
04 Dicembre 2022 - 15:22