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E' stata inaugurata oggi nella chiesa di San Carlo la mostra “La città del Novecento e il suo futuro”. Una mostra che, nelle intenzioni del Comune, 'nasce dai lavori sulla storia delle trasformazioni urbane, dalle pubblicazioni sulla città e le architetture del Novecento, dai documentari, dalle mostre allestite con l’Archivio storico comunale, realizzati dall’Ufficio ricerche sulla storia urbana del Comune di Modena'. Co-curatore del progetto è l'ex presidente Seta e redattore del programma elettore 2014 del sindaco Muzzarelli, Vanni Bulgarelli.
LE INTENZIONI
'L’obiettivo dell’esposizione - affermano gli organizzatori - è suscitare curiosità e consapevolezza del processo che ha profondamente mutato la società modenese e il paesaggio urbano, formando una parte fondamentale di città: luoghi di lavoro, abitazioni, servizi sociali, aree verdi, infrastrutture, spazi pubblici e privati di incontro dove prendono vita e forma i progetti personali e il futuro della comunità.
Edifici e spazio pubblico caratterizzano il paesaggio urbano, parte dell’immagine della città, segnano memorie individuali e collettive. La città del ‘900 si fa storia, ridisegna le relazioni tra centro e periferia, vive nel presente, condiziona il futuro. Per Modena la formazione della “città democratica” nel secondo dopoguerra, è il processo di organizzazione dello spazio per la “città dei diritti”, che oggi si misura con istanze nuove e nuovi contesti economici, sociali e culturali, proponendosi quale luogo privilegiato per nuovi palinsesti urbani, per una nuova idea di città'.
LA VISITA
Ma la prima impressione alla visita della mostra (di fatto una serie di panelli con alcuni video) in sei sezioni (prima espansione e primi insediamenti industriali di inizio secolo, il ventennio “Tra le due guerre”, la “Ricostruzione” post sisma, la “Città dei Diritti” e“I luoghi del lavoro” e “Le Sfide”) è quella non tanto di una ricostruzione storica dello sviluppo di Modena nel secolo scorso, quanto di un immenso spot alle amministrazioni di centrosinistra che si sono susseguite.
Uno spot al concetto di edilizia popolare, ai piani regolatori post bellici, alle zone industriali (con tanto di nomi di aziende, dalla Saima a Caprari alla Ing.Ferrari, alla Stilma), fino allo spot alla idea di riqualificazione urbana promossa da Muzzarelli (dall'ex Mercato all'ex Amcm). Ovviamente nessun accenno alle polemiche sul consumo di suolo.
I COSTI
Il progetto complessivo 'La città del 900 e il suo futuro' che vede nella mostra inaugurata oggi il suo momento principe è costato 49mila euro come si evince da una recente delibera di giunta. Con 35mila euro messi sul piatto dalla Fondazione Crmo di Paolo Cavicchioli, 2mila euro dal Consorzio attività produttive e 15mila euro dall'Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali. Per l'affitto della chiesa San Carlo alla Fondazione San Carlo vanno 22mila e 570 euro.
Giuseppe Leonelli