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Comunità Energetica Rinnovabile, Finale Emilia ci prova con Aimag

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Coinvolte le associazioni di categoria, in particolare Cna e Lapam in rappresentanza delle PMI manufatturiere


Comunità Energetica Rinnovabile, Finale Emilia ci prova con Aimag
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Il Comune di Finale Emilia ha allo studio la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile. Dopo l’incontro pubblico al Nuovo Cinema Corso dello scorso dicembre, l’Amministrazione comunale ha istituito un gruppo di lavoro, coordinato dall’avvocato Melissa Ghisellini, del quale fanno parte AESS, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile della quale il Comune è socio, Aimag e Sorgea e che coinvolge le associazioni di categoria, in particolare Cna e Lapam in rappresentanza delle PMI manufatturiere. 

“Saranno due i percorsi da affrontare – spiega il sindaco Claudio Poletti – per arrivare a formalizzare la nascita della Comunità Energetica che avrà il Comune di Finale Emila come capofila. Il primo è il percorso amministrativo che dovrà condurre alla costituzione della CER e che passa attraverso l’approfondimento delle questioni normative, in attesa dei regolamenti attuativi, delle definizioni dei requisiti richiesti ai partecipanti, dell’atto costitutivo, del regolamento di funzionamento della comunità.

Il secondo riguarda gli aspetti tecnici necessari per valutare i vantaggi e le opportunità per i partecipanti alla Comunità, in particolare i benefici ambientali, economici e sociali che possono derivare dal farne parte”. 

Da subito, il gruppo di lavoro concentrerà i propri sforzi nel definire l’assetto iniziale della CER, in particolare redigendo uno studio di fattibilità e un piano economico-finanziario che ne assicuri una gestione redditizia.  

Una volta costituita, la Comunità potrà accogliere i cittadini e le imprese che vorranno partecipare alla sua crescita semplicemente mettendo a disposizione il proprio POD, e cioè il proprio contatore, oppure investendo in nuovi impianti fotovoltaici da realizzare per contribuire alla produzione di energia da mettere in condivisione con gli altri membri della CER. 

COSA SONO LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si configurano come una coalizione di utenti (pubblici e privati) localizzati in una medesima area che, tramite una volontaria adesione ad un contratto, collaborano per produrre, consumare, condividere, vendere e stoccare l’energia attraverso uno o più impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Sono soggetti giuridici di diritto autonomo composti da clienti finali, ivi inclusi i clienti domestici, i cui poteri di controllo fanno capo a persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, come amministrazioni comunali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale situate nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti per la condivisione dell’energia prodotta. Obiettivi principali delle comunità energetiche, oltre quello di generare risparmi per gli utenti, sono quelli di assicurare benefici ambientali, economici e sociali ai propri soci e alle aree locali in cui operano. 

LE ATTIVITÀ DI UNA CER 

• Produrre, consumare, immagazzinare, stoccare, vendere energia;  
• Scambiare all’interno della CER energia rinnovabile prodotta;  
• Acquistare energia rinnovabile per garantire la sicurezza energetica;  
• Accedere al mercato anche in forma aggregata;  
• Offrire servizi accessori, ad esempio servizi di efficienza energetica, di ricarica elettrica eccetera. 

IL FUNZIONAMENTO DI UNA CER 

• Ciascun membro continua a pagare l’energia al proprio fornitore (che verrà liberamente scelto); 
• La comunità non si occupa di fornitura di energia ma di condivisione virtuale di energia; 
• L’energia in esubero prodotta dagli impianti e non autoconsumata viene resa disponibile alla CER per la condivisione; 
• La condivisione di energia consente di accedere ad un incentivo economico che viene ripartito tra i membri della comunità che partecipano alla condivisione; 
• La CER dovrà cercare di massimizzare l’energia condivisa per ottenere il massimo beneficio economico possibile da ripartire poi al suo interno. 

Nella foto, da sinistra: Piergabriele Andreoli, direttore di AESS; Isabella Debbia, ingegnere di Aimag; Davide De Battisti, direttore generale di Aimag; Claudio Poletti, sindaco di Finale Emilia; Novello Lodi, presidente di Sorgea; l'avvocato Melissa Ghisellini, coordinatrice del gruppo di lavoro. 

Redazione Pressa
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