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Sorpresa, il bilancio di Aimag è positivo. E se avesse ragione la Bassa?

Sorpresa, il bilancio di Aimag è positivo. E se avesse ragione la Bassa?

Tutte le analisi degli ultimi giorni parevano voler favorire, anche psicologicamente, una spinta verso Hera. Invece…


2 minuti di lettura

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Il bilancio di Aimag è buono, molto migliore del previsto. E lo ammettiamo: siamo piacevolmente sorpresi.
Perché tutte le discussioni delle ultime settimane, le prese di posizione dei sindaci, l'intervento del Presidente della Fondazione Cassa Carpi, Mario Arturo Ascari, sembravano muovere da un bilancio in panne. E la stessa nota ufficiale di Aimag sul bilancio, scarna di contenuti, glissava sull'indebitamento e sui rapporti con le banche, dando a intendere forti difficoltà. Così come parevano muovere da questa posizione i detti e i sottintesi, le voci di corridoio. S'è anche parlato di un preavviso di sfratto del sindaco Riccardo Righi alla presidente di Aimag, Paola Ruggiero. Ma il primo bilancio di gruppo della presidente carpigiana, visto con attenzione, è invece una vera e propria sorpresa in positivo. Il fatturato scende dai 560 milioni del 2022 ai circa 400 del 2023, ma questo pare più essere un effetto delle tariffe del gas che altro. E infatti, a dimostrazione della buona gestione operativa, il margine lordo sale a 60 milioni. La posizione finanziaria cresce di poco, da 202 a 209 milioni, ma i debiti verso i fornitori calano di quasi 50 milioni di euro, passando da quasi 130 a 80 - e qui si vede la mano della moglie del presidente di Confindustria.
Per questo l'indebitamento di gruppo scende dai 385 milioni del 2022 ai 329 del 2023. Allo stesso modo la Ruggiero, che viene dal mondo delle banche, deve aver preso in mano i rapporti con gli istituti di credito. Perché fra i coefficienti di bancabilità, la posizione netta rapportata al margine lordo scende sotto ai 3,5 anni di rientro - parametro richiesto dalle banche, e che era invece stato superato nell'esercizio precedente. L'utile è in linea con l'anno precedente - tanto da non comprendere appieno le polemiche sui dividendi. E se non fosse stato per l'impennata dei tassi e degli interessi, con 6 milioni in più drenati dalle banche, l'utile sarebbe stato vicino a quello del 2021.
Per questo la Ruggiero sarebbe dovuta uscire vincente dall'assemblea, ma questo non è stato. Né nei comunicati è stato dato atto di ciò. Perché?
Difficile dirlo. La Ruggiero è stata formalmente nominata da Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, ma oggi è di fatto un problema per i reggenti della corte dei Pio. Che stanno evidentemente cercando qualche spazio libero per ex amministratori. Ma va ricordato che la Ruggiero politicamente è molto forte.
Specie perché la sua nomina, molto azzeccata, viene direttamente da Roberto Solomita, già sindaco di Soliera e segretario del PD e oggi capo di gabinetto di Massimo Mezzetti, sindaco di Modena. Oltre che amico personale di quel Paolo Zanca di Azione che - da novello assessore alle partecipate - ha già preso in mano la situazione e ha già predisposto e sottoposto a Solomita l'elenco di tutte le nomine che contano dei prossimi cinque anni, Aimag compresa. Tutte le discussioni degli ultimi giorni parevano voler favorire, anche psicologicamente, una spinta verso Hera - da sempre l'obiettivo dei carpigiani e della Fondazione. Ma i numeri dicono tutt'altro e danno ragione, in questo momento, alla bassa, che dice che Aimag si sta riprendendo. Vedremo.
Eli Gold
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Dietro allo pseudonimo 'Eli Gold' un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da 'Eli' ricade solo sul direttore della tes...   

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