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La montagna modenese piange Gianluca

La montagna modenese piange Gianluca

Gianluca Flori non ce l'ha fatta. E' morto a Roma in ospedale dove era stato ricoverato a seguito di una caduta durante un'escursione


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Volontario AVAP a Sestola e parte del nucleo dei soccorsi speciali Croce Rossa Italiana. Il 25 agosto era tra gli 'angeli tra le macerie' di Amatrice. Aveva 48 anni, paracadutista con brevetto civile, specializzato in interventi su incendi boschivi. Una persona preparata, umile e sempre pronto ad aiutare, un volontario che c'era sempre o, come lo ricordano i tanti volontari che hanno avuto il piacere di intervenire con lui in emergenze di protezione civile, uno di quelli che 'poche balle e diamoci da fare'. Competente, uno che in emergenza sapeva muoversi. E conosceva il valore e l'importanza del gruppo. Che amava camminare, esplorare e scalare. Nel Lazio la sua ultima escursione. Le foto postate sul suo profilo FB lo ritraggono nei pressi di Subiaco. In quelle zone l'incidente, la caduta, venerdì scorso. Ferite gravi, il trasporto all'ospedale, a Roma. E oggi la tragica notizia rimbalzata sui telefoni di chi lo conosceva e come un eco in tutta la montagna modenese. 'Gianluca non ce l'ha fatta'.

In segno di lutto il gruppo paracadutisti ha annullato il campo di esercitazione previsto in località Groppo il prossimo fine settimana. 'Sarebbe stata una festa, come ogni anno, e avremmo voluto averlo tra noi'  - affermano dal gruppo dei paracadutisti. 

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