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Ndrangheta, minacce a Catia Silva: condanne a Grande Aracri e Diletto confermate in Cassazione

Ndrangheta, minacce a Catia Silva: condanne a Grande Aracri e Diletto confermate in Cassazione

Salvatore Grande Aracri è stato condannato per minacce e Alfonso Diletto per violenza privata tentata poichè tentò di far ritrattare gli articoli di giornale attraverso i quali - nell'isolamento più completo - la Silva denunciò le infiltrazioni mafiose a Brescello


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La sentenza definitiva sulle minacce subite dalla ex consigliera di Brescello Catia Silva è arrivata questa sera alle 19.30. La Cassazione ha confermato le condanne in Appello a sei mesi per Salvatore Grande Aracri (nipote di Nicolino) all’epoca dei fatti incensurato, poi arrestato con operazione Grimilde, e per Alfonso Diletto già agli arresti col processo Aemilia. 

Salvatore Grande Aracri è stato condannato per minacce e Alfonso Diletto per violenza privata tentata poichè tentò di far ritrattare gli articoli di giornale attraverso i quali - da sola, nell'isolamento più completo - la Silva denunciò le infiltrazioni mafiose della Ndrangheta a Brescello, ben prima del commissariamento. In entrambi i casi è stata riconoscita l'aggravante della modalità mafiosa, un dato che ha consentito di evitare la prescrizione essendo i fatti risalenti al 2009. La Cassazione ha invece chiesto di rimandare in Appello le posizioni di Salvatore Frijo e Girolamo Rondinelli (condannati in Appello a 4 mesi e mezzo) per valutare meglio il loro ruolo nei fatti. Da notare che il procuratore stesso aveva chiesto la conferma di condanna solo per Grande Aracri mentre per tutti gli altri aveva chiesto l'annullamento senza rinvio.
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La Cassazione ha deciso diversamente confermando le pene e rinviando in Appello solo le due figure non di primo piano.

Grande e comprensibile la soddisfazione di Catia Silva, parte civile in tutti e tre i gradi di giudizio, assistita dall'avvocato Gianluca Vinci.
Una condanna che ripaga la Silva per gli anni di lotta e di isolamento subito dopo le sue denunce scattate prima dello scioglimento per mafia del comune brescellese. 'Tutto ciò conferma com'era necessario monitorare certi soggetti già molto tempo fa. Questa condanna dimostra come sia importante denunciare, come sia necessario non restare in silenzio'.

Leo

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