Ultimo colpo in ordine di tempo che ha chiuso il cerchio delle indagini della Squadra Mobile, partite il 19 agosto scorso quando una dipendente della sala slot Bingo Globo, addetta alla raccolta e al deposito del denaro contante, era uscita a piedi portando con se nella borsetta 2000 euro in contanti. Per depositarli in banca. I due la aggrediscono per predere la borsetta, ma la donna urla, scalcia, riesce ad attirare l’attenzione di alcuni passanti sui due uomini che si allontanano a bordo di un auto, che un testimone riesce a descrivere, con tanto di numero di targa, alla Polizia. Si tratta di una Y10 di coloro nero che poco dopo risulterà rubata a Reggio Emilia. Viene attivato un cosiddetto 'alert' ovvero il sistema di segnalazione, basato sul supporto delle immagini derivanti dalle telecamere di videosorveglianza fissate nei varchi viari cittadini, con il riconoscimento delle targhe, in grado di segnalare la presenza di auto sospette al loro passaggio L’allert scatta il 7 settembre. I due avevano rotto il vetro di un auto parcheggiata nell'area del Centro commerciale Grand’emilia, e rubato la borsetta di una donna lasciata sul sedile posteriore del mezzo. I due, però, dopo il colpo riescono a fuggire. Ma la loro latitanza dura poco. Ieri, il nuovo furto ai Gelsi, scatta un nuovo alert che segnala la presenza dell'auto. Gli agenti della Squadra individuano subito la Y10 sulla Vignolese. I due non si dermano all'alt intimato dalla Polizia e provano a darsi alla fuga generando un inseguimento lungo la tangenziale, fino ad arrivare all'uscita che porta sulla via Albareto. Giunti nella campagne della zona gli agenti riescono portarsi a ridosso dell'auto con i due malviventi a bordo.
All’interno dell’auto gli agenti trovano altra refurtiva ed alcuni occhiali utilizzati nel corso dell’aggressione alla donna il 19 agosto che ha riconosciuto i due, incrementando le prove di colpevolezza a loro carico, subito associati al carcere di S.Anna




