Rogo e cadavere via Caruso: si indaga per omicidio
Anche se gli inquirenti non escludono altre piste, compreso l'atto estremo. Dalla vita della vittima emergono debiti e attività legate alla prostituzione
23 ottobre 2019 alle 15:59
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Tecnicamente e scientificamente l'identità della vittima, circoscritta al nome di un pensionato 61 enne di Sassuolo proprietario dell'auto una Fiat Panda trovata distrutta dalle fiamme in via Caruso, deve ancora essere confermata. Ma è sulla vita dell'uomo di Sassuolo, che nessuno ha più visto dopo il ritrovamento della sua auto che si stanno concentrando le indagini dei Carabinieri coordinate dalla Procura della Repubblica. Un uomo, pensionato, vedovo, che avrebbe contratto debiti anche con il proprietario di casa e non solo. Gli inquirenti avrebbero trovato all'interno della sua casa anche bollette non pagate. Casa dove l'uomo avrebbe ospitato anche donne dedite alla prostituzione. E' anche in questo ambito che le indagini si stanno muovendo. Gli inquirenti starebbero valutando anche il suo coinvolgimento nell'attività di accompagnamento sulla strada della donne. Elementi che potrebbero comporre il quadro di spostamenti, conoscenze e contatti che avrebbero interessato la vita dell'uomo nelle ore antecedenti al ritrovamento del corpo. Elementi che fino ad ora non consentono però di escludere né l'ipotesi dell'atto estremo dell'uomo né l'ipotesi di omicidio. Per ora contro ignoti verso la quale la Procura sta indagando.
Anche se nulla fino ad ora avrebbe accertato la presenza di un altra o altre persone sul luogo del ritrovamento.
Il livello di distruzione dell'auto ha portato a fare scomparire anche l'esistenza di eventuali tracce di liquido infiammabile. Probabilmente usato per comportare un rogo così esteso e devastante dell'autovettura. Una Fiat Panda che avvolta dalle fiamme avrebbe proceduto in automatico, con la marcia inserita per 120 metri lungo via Caruso, con all'interno il cadavere di una persona ridotto e trovato in cenere. Nessuna traccia di presenza umana nemmeno nelle immediate vicinanze dell'auto, tra i campi, dove un possibile omicida avrebbe potuto trovare l'unica via di fuga per sfuggire all'occhio delle telecamere di videosorveglianza che monitorano l'accesso ed il termine cieco della via che da via Nonantolana immette al deposito di rifiuti speciali Hera.
Per quello che ad oggi, a quasi 48 ore dal ritrovamento del corpo, rimane un giallo
Nell'immagine la Fiat Panda trovata in via Caruso con a bordo, nel posto di guida, un cadavere carbonizzato
Redazione Pressa
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