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Coronavirus, a San Felice muore dipendente di Poste Italiane

Coronavirus, a San Felice muore dipendente di Poste Italiane

La Cisl: 'Siamo seriamente preoccupati per le precauzioni che Poste Italiane sta adottando per limitare il contagio'


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E' morto ieri pomeriggio un dipendente di Poste Italiane addetto alle lavorazioni interne presso il centro di distribuzione di San Felice sul Panaro. Le cause sono da accertare ma, riferiscono i colleghi portalettere, l’uomo si era presentato al lavoro fino a venerdì 13 marzo. Da considerare che nei giorni precedenti era rimasta a casa una portalettere con sintomi da coronavirus; la donna ha avuto conferma della sua positività lunedì 16 marzo.

«I lavoratori postali e le nostre organizzazioni sindacali esprimono cordoglio alla famiglia del collega deceduto. Allo stesso tempo – dichiarano Slp Cisl Emilia Centrale, Slc Cgil Modena e Uilposte Modena - siamo seriamente preoccupati per le precauzioni che Poste Italiane sta adottando per limitare il contagio. Non tutti gli uffici e centri di recapito sono dotati dei dispositivi di protezione individuale, tanto meno di quelli che rilevano la temperatura di chi presenta sintomi da Covid-19».

Gli stessi sindacati aggiungono che negli ultimi giorni due casi di contagi si sono verificati nel centro di distribuzione di Vignola e altrettanti nell’ufficio postale di Fiorano.

«Deve essere ben chiaro a tutti che oggi la salute dei lavoratori e dei cittadini viene prima dei Kpi (Key performance indicators, gli indici di produttività di Poste Italiane). Per questo – concludono Slp Cisl Emilia Centrale, Slc Cgil Modena e Uilposte Modena - chiediamo spiegazioni all’azienda e non escludiamo di denunciare chi ha omesso di adottare tutte le precauzioni necessarie».

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