Frana di Boccassuolo, dalla Regione arrivano i primi soldi alle famiglie
Fino a 5mila euro per i nuclei familiari la cui abitazione risulti compromessa, fino a 20mila euro per la ripresa delle attività economiche
Con un apposito decreto a firma del presidente della Regione, Michele de Pascale, in qualità di commissario delegato, sono state approvate le direttive per la concessione delle prime misure di immediato sostegno a favore dei soggetti privati e delle attività economiche e produttive per i danni subiti in seguito alla riattivazione della frana di Boccassuolo, sull’Appennino modenese. Il provvedimento approva anche la modulistica necessaria per presentare la ricognizione dei danni e la richiesta di immediato sostegno, che andrà inviata all’amministrazione comunale di Palagano (via raccomandata, PEC o consegnata a mano) entro il 31 ottobre 2025. Rientrano nell’ambito applicativo della direttiva anche le abitazioni rurali.
“A pochi mesi dalla dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, avviamo il percorso che consentirà ai privati di presentare la richiesta di immediato sostegno, per i danni alla casa o per la ripresa delle attività produttive- ha commentato la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-. La copertura finanziaria avverrà con gli stanziamenti che verranno disposti dallo Stato a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Desidero ringraziare l’amministrazione comunale di Palagano, con cui lavoriamo da sempre in stretto contatto: svolgerà il ruolo di organismo istruttore per l’espletamento delle attività di compilazione e controllo delle domande, nonché per la concessione ed erogazione dei contributi”.
La frana di Rio della Lezza, nel territorio del Comune di Palagano (MO), in località Boccassuolo, si è riattivata a partire dal 14 marzo 2025, determinando una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, tale da rendere necessaria l’evacuazione di alcune famiglie dalle proprie abitazioni; il movimento franoso ha causato anche l’isolamento della borgata La Lissandra. L’evento ha causato danni alle infrastrutture viarie, con l’interruzione di quattro arterie comunali, a edifici pubblici e privati, nonché alla rete dei servizi essenziali. Con deliberazione del Consiglio dei ministri (30 giugno 2025), è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale per la durata di 12 mesi e si è disposto lo stanziamento di 3,8 milioni per l’attuazione dei primi interventi urgenti.
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Spilamberto e Savignano, denunciate tre persone per abbandono di rifiuti
Mirandola, sospeso autolavaggio non a norma: sanzioni per oltre 13mila euro
Serramazzoni, grande incendio alla Nuova Neon: Vigili del Fuoco al lavoro tutta la notte
E' ufficiale, la Ctss conferma lo spostamento dell'automedica da Vignola a Pozza
Articoli Recenti
Crisi Gambro, alta adesione alla sciopero di oggi
Carpi, minaccia titolare di un negozio con un taglierino: denunciato nigeriano
Carpi, sabato Guido Sola presenta i suoi 'Quadretti sparsi sulla giustizia'
San Felice, un vicolo per Emilio Tosatti, fondatore di SanFelice 1893 Banca popolare

 (1).jpg)
