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La situazione descritta dalla foto è il magro risultato di cinque lunghi mesi di segnalazioni fatte ad Hera e al Comune. Oltre alle mie due lettere che gentilmente il Suo giornale ha pubblicato e tre mail inviate all’assessora Filippi rimaste senza risposta.
Ad oggi, Il problema dei rifiuti abbandonati in via Cesalpino, come nel resto della città, rimane irrisolto. In verità in un arco temporale tanto lungo, mi pare che non sia stato neppure affrontato.
Anzi, l’amministrazione sembra averlo addirittura rimosso, nonostante abbia dato il via, insieme ad Hera, ad un sistema che lo ha provocato.
Perciò qualche settimana fa, mentre ero intenta a scrivere ad Hera l’ennesima segnalazione, ho appreso da un post inoltrato sulla pagina Facebook dal sindaco Muzzarelli che il Pd, con i rappresentanti della Giunta e i Consiglieri, si sarebbero confrontati al parco Amendola per discutere dei i bisogni dei cittadini e di come fare per migliorare la qualità di vita della comunità.
Ebbene, non riuscivo a crederci.
Bisogni dei cittadini? Visione di città dell’amministrazione? Sarò di vedute limitate ma dare una pulita in giro, togliere un po' di erbacce, sistemare qualche marciapiede e riuscire a sanzionare chi lascia i rifiuti ovunque, potrebbe essere già tanto.
Sono standard minimi che non necessitano certo di un confronto e che, al momento, non sono certo raggiunti. Quindi, di cosa avranno mai parlato?
Dalle parole usate nel post citato, ho subito pensato che gli attori dell’incontro avessero perso del tutto il contatto con la realtà e che fossero convinti di trovarsi a Zurigo. Poi, a ripensarci meglio, ho concluso che potesse essere una consapevole messinscena della Politica che ascolta i Cittadini. Una sorta di stanco rituale o, se si preferisce, una vera e propria farsa.
Ma le farse hanno il difetto di diventare stucchevoli e irritanti, soprattutto se sono troppo distanti dalla realtà.
E la realtà è che la vicenda dei rifiuti e il degrado in cui versa la città, hanno reso fin troppo palese che, da qualche tempo, i cittadini modenesi non vengono ascoltati affatto.
Ammesso che possiamo ancora considerarci cittadini. Diversi aspetti di questa vicenda, mi inducono a pensare che, agli occhi questa Amministrazione, siamo diventati dei semplici sudditi. Individui che non hanno diritto di parola né di ricevere risposte, né tanto meno di esigere un livello minimo di servizi e di decoro, a fronte di tasse e tariffe regolarmente pagate. Ma quando sia avvenuta la trasformazione, non saprei dirlo.
Adriana Cetro
Redazione Pressa
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