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Riforma guardie mediche? Mercificazione assistenza sanitaria pubblica

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Parla il capogruppo d’opposizione Ennio Bonilauri, già sindaco, della lista 'Noi Insieme per Prignano'


Riforma guardie mediche? Mercificazione assistenza sanitaria pubblica
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La nuova riforma delle Guardie Mediche, chiamata con un nome da spot pubblicitario, “Servizio di Continuità Assistenziale”, sarebbe meglio definirla come una mercificazione medievale del Servizio Sanitario Pubblico con la sospetta complicità di qualche autorità locale che in stile puramente bizantino, da autentici “Capitani di Ventura” avrebbero autorizzato accordi sottobanco per raggiungere un risultato contrario alla logica del benessere dei cittadini, soprattutto in montagna. In pratica la linea guida è stata ancora una volta il consenso politico. E i cittadini, ormai dei veri sudditi, o numeri da consumo, sono sempre gli ultimi a sapere le cose. Non ci sono medici? non ci sono soldi? E’ la politica della paura, o accetti questa riprogrammazione altrimenti si rischia la chiusura totale delle guardie mediche, soprattutto in montagna. La verità è che la Sanita Pubblica è sempre più in declino e continua ad entrare in pericolose zone d’ombra per la vita sanitaria del cittadino.

Si rischia una grave crisi della Sanità Pubblica e, nel caso specifico, anche della Sanità Regionale che non sarebbe più in grado di fare fronte alle esigenze del territorio montano. Dunque, pare che alcuni mesi fa siano partite le trattative con le autorità locali, come al mercato dei polli, mentre dall’altra parte ci sono esseri umani e popolazione anziana, che andavano preventivamente avvertiti. Entriamo nello specifico e analizziamo come sarà la riforma in Provincia di Modena. In proposito, sarebbe ora che gli Enti Provinciali ritornassero ad essere gli organi competenti dei territori provinciali, come definiti dalla Costituzione e come confermato, anche dal Referendum Renzi, che ne voleva l’abolizione, ma bocciato sonoramente dagli italiani. Dunque, province elette direttamente dai cittadini e non come accordi di palazzo, e in grado di ritornare a svolgere il proprio ruolo di gestori e coordinatori del territorio, visto anche l’elevato compenso mensile del Presidente e della Giunta Provinciale.

Tornando alla riforma della Guardie Mediche, è acclarato che dal 3 Luglio, partirà un unico numero verde per tutta la provincia, per le chiamate di pronto intervento. Un’equipe di medici, saranno a diposizione per i primi consigli via telefono al paziente. Possiamo definirlo Telemarketing Sanitario? Oppure un quiz a premi se si riesce a beccare la linea del Call-Center? Non è dato a sapersi. Ma decliniamo la riforma verso l’Appennino Modena Ovest Secchia-Dragone, che riguarda più da vicino i nostri cittadini. 
Perché viene chiusa o fortemente ridotta la Guardia Medica di Frassinoro? Si tratta di un Comune di alta montagna, di grande estensione, con turismo estivo e invernale. Un Comune che avrebbe tutte le caratteristiche territoriali affinché la Guardia Medica, possa restare aperta sempre.

Perché Prignano, Comune della zona più popoloso e in grande espansione, viene chiusa la Guardia Medica e ridotto come un territorio balcanizzato? La parte bassa verso l’Hub di Sassuolo, la parte alta verso l’Hub di Serramazzoni, e la parte del versante Secchia, dirottata nell’Hub di Palagano. Abbiamo capito bene? Palagano, la metà di Prignano, diventa un Hub sanitario e viene considerato come nel Distretto di Pavullo, per dare accesso sanitario anche a Polinago. Il buon senso vorrebbe che Polinago gravasse su Pavullo, considerato territorio naturalmente più vicino, mentre Palagano ha sempre avuto la sua destinazione finale verso la Casa della Salute di Montefiorino.  Quindi, va da sé che anche per Prignano ci sarebbero dei parametri certi che consentirebbero l’apertura continua della Guardia Medica. Comune esteso, popolazione in crescita, cittadinanza anziana e turismo di fine settimana in pieno sviluppo. Montefiorino e Palagano invece restano aperte, con Palagano che diventa inspiegabilmente, un Hub sanitario. E per tenere aperto Palagano, verranno dirottati sulla sua guardia medica, pazienti di Polinago, che appartengono al distretto di Pavullo, con due risultai negativi. La confusione totale dei cittadini di Polinago, sballottati sotto e sopra, e l’indebolimento della Casa della Salute di Montefiorino, con un gravissimo danno per le popolazioni residenti nei Comuni che ad essa debbono (o avrebbero dovuto) fare riferimento. Per qual ragione sia stata scelta questa strada, lo sanno solo le stelle.  O forse qualche sudditanza psicologica generata dalle Autorità Locali. L’ottimo Giulio Andreotti diceva che “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci s’indovina”. Il prossimo futuro chiarirà meglio queste scelte incomprensibili. Inoltre, continueranno il loro regolare funzionamento tutte le altre guardie mediche dislocate sull'appennino modenese. D'altronde è noto a tutti che l'alta valle del Secchia, meglio, l'Appennino Modenese di Ponente è “l'area economicamente e socialmente più avanzata di tutta la provincia di Modena quindi giusto penalizzarla ulteriormente”. Restiamo in attesa di vedere la reazione dei Sindaci, soprattutto quei Sindaci che hanno accettato lo stravolgimento del loro territorio. Ricordiamo che i Sindaci, oltre ad essere la prima Autorità Locale Sanitaria, hanno il compito principale e fondamentale di garantire la salute dei cittadini residenti nei loro territori oltre alla consapevolezza che senza servizi la montagna è destinata a morire.

Ennio Bonilauri, già sindaco, capogruppo della lista “Noi Insieme per Prignano”

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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