Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Non accetta le 'accuse di aperturismo' che gli sono piombate addosso nei giorni scorsi dopo le parole sui ristoranti aperti la sera e la 'sintonia' sul tema con Matteo Salvini. Per Stefano Bonaccini, dunque, non c'è contraddizione tra le zone rosse istituite in questi giorni a Bologna e Modena (altre province sono in arancione scuro) e la necessità di guardare al futuro di attività economiche come appunto i ristoranti. 'Mentre combattiamo la pandemia va trovata una risposta per aiutare le attività che sono a rischio. Trovo queste polemiche un po' sorprendenti', dice Bonaccini in un passaggio della conferenza stampa tenuta oggi in Regione. 'Fa soffrire - ha detto ancora Bonaccini - chiedere agli studenti di rinunciare alle lezioni in presenza', così come limitare ulteriormente alcune attività. 'Ma è un dovere morale mettere al primo posto la sicurezza delle persone'.
Per quanto riguarda le scuole, comunque anche il Governo, col nuovo Dpcm, 'ha dovuto prendere atto che bisogna intervenire in maniera piu' forte'.
Stefano Bonaccini sollecita intanto una decisione sul vaccino russo Sputnik. 'Chiediamo chiarezza sul vaccino russo. Se ha validità ci attendiamo l'approvazione e acquisto'. 'Credo che venerdì incontreremo il nuovo commissario, il generale Figliuolo. L'auspicio di tutti è che nel paese e anche in Emilia-Romagna arrivino molti più vaccini di quelli di prima e vi sia una svolta dal punto di vista delle forniture'. La priorita', scandisce Bonaccini, 'restano i vaccini', con l'obiettivo di vaccinare mezzo milione di persone in regione entro aprile. Bene, per il presidente, che si valuti anche la produzione in Italia. Finora in Emilia Romagna sono state somministrate 409.440 dosi di vaccino sulle 559.350 ricevute, il 73% circa. Gli 'immunizzati' che hanno completato le due dosi sono 142.018, il 10% a livello nazionale. 'Il vaccino funziona, in questo picco - torna a dire l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini -, abbiamo avuto un calo dell'86% dei contagi tra il personale sanitario e del 66% tra i degenti delle Cra'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>