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'In questi giorni di disastro alluvionale si sentono accuse di responsabilità al cambiamento climatico mentre le responsabilità sono molto più vicine. A Fossalta di Modena, ad esempio, a detta di chi è intervenuto, si è arrivati nei giorni scorsi ad un pelo da un altra rovinosa alluvione per un errato coordinamento tra Protezione Civile ed Aipo sull’apertura di un ventilabro (una piccola chiusa) con ore di ritardo mentre l’acqua saliva. Ma le responsabilità sono molto più vicine ed individuabili; nella foto il fiume Idice nel bolognese dove, a distanza di anni, si vedono le sponde ridotte a boscaglia per seguire vuoi lo sfruttamento agricolo vuoi uno scellerato processo di rinaturalizzazione, che vuol poi dire impaludamento, per seguire “dicktat” che arrivano dall’Europa e che vengono acriticamente ripresi in Regione dove addirittura vengono stanziati fondi per abbandonare terreni agricoli di pregio costati lacrime e sudore per bonificarli'.
Così in una nota il candidato della lista civica Ugolini presidente (una delle 4 liste che appoggiano la Ugolini stessa) alle Regionali, Andrea Galli.
'Se, e dico se, il cambiamento climatico ha un ruolo, questo può essere affrontato e in buona parte risolto mediante la costruzione di dighe ed invasi (la fondamentale diga di Vetto nel reggiano è stata ritardata da anni per asserite esigenze ambientali), riduzione di impermeabilizzazione del territorio, ripristino delle golene, delle casse d’espansione ma, soprattutto, della pulizia dei fiumi la cui mancata realizzazione è stata una delle principali cause di quanto è successo - continua Galli -. Nelle foto il fiume Idice nel bolognese dal ponte di Campotto di Argenta sulla SP38 riprese da Google Earth sopra nel 2010 e sotto nel 2022, ridotto così possa svolgere la sua funzione? Certamente no visto che è esondato due volte tra settembre e ottobre. Troppo comodo dare sempre e solo la colpa al cambiamento climatico e alle piogge eccezionali quando i fiumi sono diventati foreste'.
Redazione Pressa
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