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I timori per gli effetti del decreto Salvini, convertito in legge, sul sistema di accoglienza ed integrazione di stranieri in condizioni di disagio, nulla cambiano, almeno per ora, sul fronte dei finanziamenti erogati dal Comune a favore del Consorzio di Solidarietà Sociale, che da anni gestisce le attività ed i progetti rivolti all'integrazione. Progetti che si aggiungono ed integrano quelli già gestiti dalla Prefettura attraverso i Cas (Centri Assistenza Straordinaria), nei quali oggi sono ospitati circa 1600 richiedenti asilo, in calo ormai da più di un anno.
E' di pochi giorni fa la nuova proroga, concessa al Consorzio, fino al 30 giugno 2019 (ovvero altri sei mesi rispetto alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2018), della gestione di diverse e non meglio specificate attività rivolte all’integrazione dei cittadini stranieri. Nel dettaglio, 281mila euro, ai quali vanno aggiunti 28.
750 euro per
la proroga delle attività di collaborazione con la Questura di Modena connesse alla consegna dei titoli di soggiorno per cittadini stranieri, e 7.500 euro per la proroga delle attività di collaborazione con la Prefettura di Modena. Ma non è tutto. Nonostante il decreto Salvini tolga la possibilità, per tutti coloro che escono dai percorsi di accoglienza di primo livello e ai quali viene negata la richiesta di asilo, di ottenere il permesso di soggiorno umanitario, ed essere inseriri nel percorso Sprar (il sistema di accoglienza di secondo livello orientato all'integrazione dei cittadini stranieri e gestito direttamente dai comuni ed enti locali con fondi principalmente statali), sarà comunque finanziato dal Comune con altri 59mila euro per il periodo fino al 28 febbraio 2019.
Altri 16.440 euro andranno a coprire le spese per il progetto Invisibile, strutturato per analizzare e contrastare il fenomeno della prostituzione in luoghi chiusi.
In tutto si tratta di circa 370mila euro, spalmati su sei mesi (fino al 30 giugno 2019). Che andranno tutti al Consorzio di Solidarietà sociale che li gestirà attraverso i compiti affidati ad una o più cooperative che ne fanno parte.
Di questi soldi 185mila euro disponibili subito. Trattandosi di contributi da erogare per spese dirette di vitto, alloggio e acquisto di beni di prima necessità, il Comune ha deciso di anticiparli e letteralmente rimborsarli - leggiamo nella determina - 'piè di lista'. Si tratta di ingenti somme di denaro, dietro alle quali si 'nascondono' persone da aiutare, certo, che vengono gestite dalle cooperative del Consorzio e che proprio per questo avrebbero bisogno di essere accompagnate da un resoconto, almeno numerico e quantitativo, di attività.
Perché si tratta non solo di soldi pubblici ma soprattutto di persone con bisogni specifici ed importanti sui quali in un certo qual modo, si costruiscono dei bilanci con cifre davvero importanti che potrebbero venire meno, o potrebbero non essere più giustificate, nel momento in cui il bisogno si riducesse o, come dove potremmo auspicare, si azzerasse.
Gi.Ga.
Nella foto la sede del Consorzio Solidarietà Sociale di Modena
Redazione Pressa
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