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'Abbiamo consolidato la marcia in più che avevamo promesso, la città si sta riprendendo, sta rafforzando le proprie strategie d'attacco per stare in prima fila, per essere nelle condizioni di avere orgoglio, passione ma soprattutto essere in grado ancora di sfidare il futuro. Modena è più forte della paura. Modena ha le condizioni per lavorare tutti insieme. C'è un grande gioco di squadra, c'è una comunità che ha voglia di avere Modena nel cuore e di costruire futuro, e quindi mi pare che ci siano le condizioni per andare avanti'
Pensieri e parole in libertà del sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli espressi e pronunciati nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa modenese, rappresentata dal Presidente della locale sezione sindacale Roberto Righetti. Che a Modena è colui che da anni ricopre, con riconosciuta professionalità, anche il ruolo di capo ufficio stampa del Comune.
Per questo, nell'appuntamento modenese tra sindaco e stampa, ancora una volta chi rappresentava i giornalisti ero lo stesso che di fatto rappresentava, come succede per il resto dell'anno, il sindaco.
In una sorta di corto circuito giornalistico, politico ed istituzionale dove era difficile capire dove iniziava uno e finiva l'altro. E che mano a mano si materializzata nel discorso del sindaco stesso, capace di mettere in loop a sequenze alternate, gli stessi slogan: dalla 'marcia in più' a Modena nel cuore, da Modena più forte della paura, a Modena compatta, fino all'immancabile Modena Park. Qualsiasi fosse la domanda. Anche sulla sicurezza, dove Muzzarelli riesce ad alternare la critica a Salvini accusato 'di pensare a fare tutto fuorché il ministro dell'Interno', alla sala ibrida. Quella della Modena che fa sicurezza e, appunto, comunità'. Macedonia di concetti, buoni in tutte le varianti di gusto.
Che si ripetono, tra i sorrisi di circostanza, miscelati abilmente in diverse combinazioni, anche quando il sindaco che da settimane ha sciolto la riserva sulla sua ricandidatura, parla della sfida delle prossime elezioni: 'Dobbiamo creare le condizioni per una alleanza ampia, per credere di più, per una Modena più robusta anche sulle scelte urbanistiche, perché alla fine dobbiamo essere attrattivi. La città compatta, dobbiamo riportare i giovani a Modena perché i giovani continuano ad andare via da Modena e per questo dobbiamo ricreare le condizioni per una comunità attrattiva per i giovani che devono essere il nostro futuro. Per questo continueramo ad avere i nostri programmi, a ragionare con Modena nel cuore, a ragionare dentro la città per ascoltare, trasformare, farla crescere, creare opportunità'
Muzzarelli si sforza per ripetere quei concetti, quasi nel timore che non pronunciandoli possano sfuggirgli dalla mente, e dal controllo. Cosa che non deve succedere. Il sindaco tiene alla comunicazione, fermamente, al punto da riunire intorno a sé, davanti alle telecamere, pronti allo scatto di fine anno, sia il Righetti contestualmente Presidente dell'Assostampa modenese e capo della comunicazione istituzionale del Comune, sia Stefano Bellentani, giornalista, suo personale portavoce, figura creata ex novo dallo stesso Giancarlo Muzzarelli, già da anni, dall'inizio del mandato, completamente e doverosamente al suo servizio. Ma al Sindaco questo non basta. Sa che la comunicazione è molto importante, soprattutto in campagna elettorale, e soprattutto quando è anche vantaggiosa, perché fatta a spese dei cittadini.
Ed è così che insieme agli auguri di fine anno, decide di creare ex novo, così come aveva creato ex novo la figura di portavoce del sindaco, un ufficio comunicazione alle dirette dipendenze della giunta. Quindi sue. Nel quale spostare ed inserire lo stesso Righetti, insieme ad altri due giornalisti dell'ufficio stampa del comune. Che dal primo gennaio, sulla base di una delibera di giunta approvata poche settimane fa, passeranno dall'essere al servizio dell'istituzione, al servizio del governo dell'istituzione. Al servizio e alle dirette dipendenze della giunta e di fatto del sindaco. Che giuridicamente e politicamente significa un altro mondo. Perché entriamo in un regime contrattuale e giuridico in cui il sindaco può permettersi di scegliere le persone sulla base di quanto queste siano 'degne' e meritevoli della sua fiducia. Persone pronte a mettersi al servizio suo e della giunta, letteralmente 'alle dirette dipendenze'. Per tutta la campagna elettorale, anzi giusto giusto per la campagna elettorale fino alla sua scadenza del mandato. Che non è cosa da poco. E qui, è chiaro, non è in discussione la professionalità delle persone, anzi forse l'esatto contrario. Principio dell'uso politico confuso con quello istituzionale che se ne fa, che non va. Unito ovviamente all'utilizzo di risorse pubbliche.
Con tanto di stipendio aggiuntivo per il capo ufficio parametrato a 67.000 euro l'anno. Con buona pace delle raccomandazioni dell'Autorità Garante delle comunicazioni che lo scorso anno sanzionò il Comune proprio per avere violato le norme che regolano la comunicazione istituzionale degli enti pubblici durante la campagna elettorale, ed il sindaco per avere utilizzato la visibilità e le funzioni legate al proprio ruolo istituzionale per la propaganda politica di parte. Aspetto che attraverso un atto politicamente così forte (come lo è appunto il trasferimento alle dirette dipendenze dell'organo politico ed esecutivo del comune di tre giornalisti che dipendevano dall'organismo istituzionale nel periodo della campagna elettorale), rischia di essere addirittura amplificato ed ostentato. E paradossalmente proprio da chi, quel pericolo di commistione tra piano politico ed istituzionale, dovrebbe prevenirlo e contrastarlo. Sul piano giornalistico e politico. Soprattutto in campagna elettorale. Soprattutto nell'interesse dell'istituzione pubblica. La sfida in vista dell'esame delle prossime elezioni è iniziata, certo, ma nel modo istituzionalmente più avvilente che si potesse immaginare
Gi.Ga.
Nella foto, a fianco del sindaco, a sinistra, Roberto Righetti e, a destra, Stefano Bellentani durante l'incontro di oggi in Comune
Sotto, nel video, la dichiarazione del sindaco ai giornalisti della stampa radio-tv intervenuta