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'Quella di oggi è una giornata molto importante per l’autonomia delle Regioni traino del Paese. Dopo la firma del pre accordo condiviso aspettiamo di vedere cosa farà in concreto l’Emilia Romagna: se davvero saprà cogliere questa opportunità storica tenendo il passo con Veneto e Lombardia o se, invece, rimarrà indietro, accontentandosi di poche e parziali competenze, insufficienti per rafforzare e rilanciare davvero i nostri territori”
Così, Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, commenta la firma dell’Accordo preliminare in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Emilia-Romagna.
”Quello sottoscritto oggi è un documento importante perchè apre la strada ad un nuovo futuro per tre Regioni traino, due delle quali, Veneto e Lombardia, chiedono l’autonomia da molto tempo.
Uno dei punti fondamentali, ottenuti grazie alla battaglia che il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha portato avanti è quello della cancellazione della spesa storica come parametro per le assegnazioni delle risorse a favore dei costi standard, più adatti a rispondere alle reali esigenze di spesa”, spiega Fabbri “così come, sempre all’impegno del governatore del Veneto, si deve la possibilità di utilizzare ai fini della compartecipazione di spesa (una delle modalità di attribuzione delle risorse alle Regioni per l’autonomia) non solo uno, ma più tributi erariali maturati nel territorio”.
Per Fabbri “quello compiuto oggi è un passo fondamentale, che anche il prossimo governo dovrà portare avanti” prevedendo come tra l’altro specificato nel documento di “poter ampliare, in futuro, il numero delle materie da trattare negli appositi tavoli tecnici per il trasferimento di competenze dallo Stato alla Regione”.
Ed è proprio questo il rammarico della Lega per l’Emilia Romagna: “Purtroppo, come abbiamo già rilevato più volte, c’è una visione diversa dell’autonomie tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Il presidente Stefano Bonaccini ha deciso di giocare al ribasso chiedendo molte meno competenze per la nostra Regione, rispetto alle altre due. E, posto che l’autonomia deve essere motore di un rilancio del territorio, non comprendiamo il motivo di questa scelta penalizzante”.
In ogni caso “attendiamo il presidente dell’Emilia Romagna nell’aula dell’assemblea consiliare affinchè relazioni sulle reali intenzioni e sui passaggi da mettere in atto nei prossimi mesi”, conclude il capogruppo.