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La storia si ripete. Per la terza volta, da quando i bandi della Prefettura per la gestione dei 1500 richiedenti asilo accolti in provincia di Modena sono stati strutturati sulla base dei parametri imposti dal decreto sicurezza varati un anno fa dall'ex ministro dell'interno Salvini (che ha ridotto da 32,5 euro al giorno la diaria da corrispondere alle cooperative e alle associazioni che gestiscono l'accoglienza ai 20 medi attuali), i principali operatori (Caleidos e L'angolo che per un anno non si stanno presentando alle gare per poi continuare a gestire il servizio in deroga), hanno nuovamente deciso di non rispondere all'avviso pubblico della Prefettura. Prima bandi disertati ora avvisi senza risposta, ma la sostanza non cambia.
Alla scadenza fissata ad oggi per la presentazione delle offerte per la gestione di 1400 richiedenti asilo, solo Porta Aperta ha presentato una proposta, ma per l'accoglienza di soli 68 soggetti.
Numero ben lontano da quello richiesto. Ed è così che la Prefettura ha deciso di pubblicare altri tre avvisi pubblici per manifestazioni di interesse per l'affidamento del servizio di accoglienza. Con scadenza 20 dicembre. Divise per tre tipologie di centri di accoglienza: singole unità abitative, centri collettivi fino a 50 ospiti e centri collettivi da 51 a 300 ospiti. - per consentire la più ampia possibilità di partecipazione.
Contestualmente, per garantire la continuità nella gestione del servizio anche nel caso (estremamente probabile), in cui al 20 dicembre la situazione rimanga inalterata, la Prefettura ha proprogato al 20 maggio la gestione del servizio. Alle stesse cooperative che ancora, in deroga, gestiscono il servizio, e non hanno risposto ai nuovi bandi (contestando i 20 euro del decreto sicurezza Salvini (che il governo PD-M5S ha confermato).
Fatto sta che ancora una volta dall'introduzione del Decreto Sicurezza gli operatori dell'accoglienza che non hanno presentato offerte, per poi continuare a gestire il servizio in deroga, a prezzi rimodulata ma mai portati al livello imposto da Salvini, continueranno a farlo. Fino al 20 maggio, nuova data fissata dalla prefettura per il servizio in deroga. A differenza di Porta Aperta che ha presentato la sua disponibilità a continuare a gestire l'accoglienza, al di la delle condizioni con la quale viene finanziata.
Redazione Pressa
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