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“La Piacentini Costruzioni Spa è o non è in grado di realizzare l'appalto per il progetto europeo “Iniwas” per il miglioramento della rete idroviaria del nord Italia?” A chiederlo in un'interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro è il consigliere della Lega, Stefano Bargi, preoccupato da due concomitanti fattori: il primo è connesso al fatto che il 23 ottobre 2018, la Piacentini Costruzioni ha presentato domanda di concordato preventivo in bianco (art. 161 legge fallimentare) per proteggersi dalle azioni esecutive dei creditori, ristrutturare il debito e garantire la continuità aziendale. Il secondo è relativo alla circostanza che la Regione Emilia Romagna lo scorso 17 aprile ha comunicato che l’esecuzione dell’appalto non era ancora iniziata.
L’azienda, spiega Bargi, “aveva offerto un ribasso economico del 10% e una riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori di 60 giorni naturali e consecutivi quali condizioni contrattuali”.
Ma a seguito di una richiesta di accesso agli atti, “la Regione Emilia Romagna lo scorso 17 aprile ha comunicato che l’esecuzione dell’appalto in questione non è ancora iniziata”.
Pertanto – incalza Bargi – vien da chiedersi “se l’impresa Piacentini sia in grado di eseguire l’opera relativa al progetto Europeo Iniwas nei termini previsti dal bando e dall’offerta presentata e se l’interesse pubblico e i finanziamenti comunitari siano quindi tutelati”.
Questo perché al punto 11. pag. 37 del Disciplinare di gara è specificato che “la mancata esecuzione immediata dei lavori determinerebbe un grave danno all’interesse pubblico che è destinata a soddisfare causato dalla perdita di finanziamenti anche comunitari”.
Bargi mette dunque le mani avanti e chiede alla Regione “come intenda procedere in relazione all’appalto e agli altri lavori affidati all’impresa Piacentini, qualora quest'ultima non sia in grado di onorare gli impegni presi con l'ente regionale”.
Redazione Pressa
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