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Con 2727 firme raccolte, la provincia di Modena ha dato un contributo fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo delle 50.000 adesioni in tutta Italia, alla campagna a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere dei magistrati. La Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux ha presentato oggi il bilancio di una raccolta che per mesi ha visto impegnato, con banchetti e momenti informativi, decine di avvocati in ogni angolo della provincia in 20 distinte iniziative.
'Nonostante la complessità tecnica dell'argomento, si è potuta riscontrare una condivisione piena dei principi posti a base della proposta di riforma apartitica avanzata dagli avvocati e già depositata presso gli uffici legislativi della Cemera dei Deputati' - ha affermato il Presidente della Camera Penale di Modena, Avvocato Guido Sola
Ora toccherà al nuovo parlamento che uscirà dalle urne delle prossime elezioni politiche, raccogliere l’istanza popolare e mettere mano alle modifiche di legge tese a garantire un 'processo giusto', basato sul rafforzamento, o l'affermazione piena, del principio di terzietà del giudice, previsto dall’art. 111 della costituzione
Per gli avvocati riuniti questa mattina presso lo studio dell'Avvocato Luca Brezigar per presentare il bilancio della raccolta, si tratta di una ''battaglia di civiltà' che servirà a riequilibrare il sistema giudiziario, concedendo a tutte le parti del processo penale (accusa e difesa), le stesse opportunità di partenza nel dimostrare le proprie tesi.
Il sistema processuale attuale non garantisce tale fondamentale principio: Giudici e PM sono operatori di diritto che, pur giocando ruoli assai diversi in seno al processo, appartengono allo stesso ordine, partecipano delle stesse prerogative, possono trasmigrare da una funzione all'altra valutandosi e giudicandosi reciprocamente, e unendosi anche nelle stesse associazioni di categoria (Associazione nazionale magistrati, Magistratura Democratica, Autonomia e Indipendenza, Unicost). Questa situazione rende sbilanciato il sistema del giudizio penale: da una parte un Giudice ed un Pubblico Ministero accomunati da esperienza, concorsi e carriere professionali intrecciate, dall'altra un difensore isolato dal contesto e posto in una situazione di obiettiva difficoltà nel fare valere i diritti del proprio assistitito. Questo sistema deve cambiare e ciò ha motivato l'iniziativa che ha raggiunto i risultati sperati'
Redazione Pressa
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