Detto questo, occorre usare attenzione a non strumentalizzare, appunto, un singolo episodio facendolo passare per un problema culturale. Non ce ne voglia né il Sindaco né il sig. Ben Abdallah, ma costantemente e quotidianamente Fratelli d’Italia riceve molteplici evidenze di complessità a reperire alloggi da parte di qualsiasi ‘categoria’ se così - erroneamente a nostro avviso - vogliamo dire e che passa dalle famiglie italiane monoreddito con figli, ai giovani studenti che sono giunti a Modena e che solo grazie alle garanzie dei genitori riescono ad ottenere un alloggio spesso a prezzi alti, ai genitori separati, ai neoassunti, agli appartenenti alle forze dell’ordine e a tanti altri ancora.
Il tema casa è stato centrale durante la campagna elettorale, con una convergenza da parte dei candidati su Agenzia
Occorre pertanto procedere con cautela nell’evidenziare singoli casi che rischiano di dare un’immagine sbagliata della cittadinanza e, nello specifico, dei proprietari degli immobili che molto spesso hanno dovuto far fronte alla difficoltà di rientrare in possesso delle proprie abitazioni, spesso anche per scelte politiche nazionali fallimentari come, ad esempio, il blocco degli sfratti voluto durante la pandemia da parte dell’allora Governo Conte, applicato in modo generalizzato senza distinguere tra coloro che avrebbero potuto pagare nonostante la pandemia e chi era veramente in difficoltà. Questo ha irrigidito ulteriormente la situazione portando spesso a sistemi di autotutela che bloccano ancora di più il sistema come le fideiussioni bancarie di 12 mensilità o garanzie proibitive per molte categorie.
Bisogna allora prima di tutto lavorare, oltre che su nuove tipologie di alloggi sul mercato costruendone di nuovi e facendo così ri-bilanciare il mercato (e riducendo la forbice domanda-offerta), sulle garanzie da dare ai proprietari delle case anche in ambito comunale così che non sia più conveniente tenere un appartamento chiuso o sfitto per paura di affittarlo.
Al sig.