Il Comitato parla di 'difficoltà enormi della Regione a rispondere alle prescrizioni dettate dalla Commissione V.I.A., impossibilità di reperire risorse finanziarie per attuare il progetto, situazione precaria della Autobrennero SPA al 51% dentro ARC, la stessa ARC in precario equilibrio societario, lento ma crescente scollamento politico sulla scelta autostradale. In particolare Bonaccini - prosegue Silvano Tagliavini - non sa come mantenere fede alla promessa di realizzare l’autostrada, poi trasformata in promessa di aprire i cantieri, entro la fine della sua legislatura (2019) fatta al suo insediamento nel 2014 e a cui si è “incatenato” con l’affermazione: “se non riuscirò a realizzare l’autostrada Cispadana lo riterrò un mio personale fallimento”.'Non ci interessa l’eventuale “fallimento” di Bonaccini - chiude il Coordinamento No Cispadana - ma le problematiche viarie di questo territorio che non ricevono un’adeguata risposta da oltre mezzo secolo. Risposta che invece si sarebbe potuta dare con l’attuazione del progetto di Cispadana a scorrimento veloce che sarebbe stata ultimata nel 2007 senza spreco di denaro pubblico e minore impatto ambientale.
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