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'Proroga per approfondimenti'. La giunta di Modena congela il cambio di appalto per le biblioteche comunali non direttamente gestite. Secondo il quadro provvisorio maturato a meta' aprile, dalla gestione di Open Group si sarebbe passati a quella delle Macchine celibi, a sua volta cooperativa bolognese, con un risparmio di costi pari fino al 14% del budget disponibile. Subito si sono levate le critiche di liste civiche e sindacati, preoccupati per i possibili tagli sul personale nuovo e vecchio, e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, ricandidato domenica, aveva garantito attenzione.
Adesso, arriva la sorpresa della proroga. Una proroga fino al 31 luglio a Open Group per poter 'approfondire la sostenibilita' dell'offerta economica della cooperativa Macchine celibi, con particolare riguardo al costo del lavoro e alla tutela dei diritti dei lavoratori impiegati', e' stata la proposta del vicesindaco Gianpietro Cavazza approvata.
Il provvedimento e' firmato dalla dirigente del settore cultura Giulia Severi e dalla direttrice delle biblioteche Debora Dameri. Il Comune conferma che l'offerta delle Macchine celibi aveva prevalso su quelle delle altre due ditte concorrenti proprio per 'il forte ribasso nell'offerta economica'. Per tre anni, l'importo a base d'asta era di 2.636.400 euro e l'offerta di Macchine celibi 2.267.304 euro con un ribasso di 369.096 euro per il triennio. Il bando prevedeva anche la clausola sociale, in base alla quale l'aggiudicatario del contratto e' tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale gia' operante alle dipendenze del precedente affidatario.
'L'amministrazione- spiega la giunta Muzzarelli a proposito dell'appalto per le biblioteche- ha ritenuto doveroso sottoporre a una verifica piu' approfondita i chiarimenti forniti per accertare la congruita', serieta', sostenibilita' e realizzabilita' dell'offerta'.
E proprio davanti ad una biblioteca, la Delfini, i militanti di Modena Volta Pagina, guidati dalla candidata sindaca Carolina Coriani, hanno svolto un flash mob: nel chiostro hanno esposto una bilancia su un piatto della quale si valutavano i libri a peso. Questo per dire: 'Come i libri non si comprano a chili, i bibliotecari non si appaltano al ribasso. Dignita' alla cultura ed al lavoro'. Il riferimento e' ovviamente all'appalto per le biblioteche comunali aggiudicato
Ma tra gli ultimi atti preelettorali della giunta Muzzarelli c'è un altro colpo di coda. Un regalo vero e proprie per una quarantina di edicole modenesi per le quali nel 2020 sarà dimezzata la Tosap, la tassa comunale sull'occupazione dello spazio pubblico. Che porterà ad ogni edicolante, a seconda della zona della citta' e delle dimensioni delle strutture, ad una variazione tra i 250 e i quasi 900 euro all'anno.
Le nuove tariffe Tosap prevedono una spesa di 24,79 euro all'anno per metro quadro (considerando sia le strutture che gli espositori) nella prima categoria, quella del centro storico; di 20,14 euro per la seconda categoria relativa all'area urbana; di 7,44 euro per la terza categoria (il forese e le frazioni). Il minor gettito per il Comune nel 2020 sara' di 17.000 euro. Sulla base dell'attuale quadro beneficeranno dello sconto 38 edicole, con un risparmio medio di 450 euro. In realta', il risparmio effettivo per le strutture piu' grandi e nelle zone centrali sara' circa del doppio, piu' basso per le edicole di dimensioni minori o collocate nelle frazioni. L'iniziativa della giunta si inserisce nel percorso avviato a livello nazionale con il protocollo d'intesa siglato nei mesi scorsi dall'Anci e dalle organizzazioni sindacali degli edicolanti, che prevede che i Comuni promuovano la funzione delle edicole come 'centro servizi al cittadino'.
Redazione Pressa
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