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Il comitato tecnico scientifico chiede misure rigide per il periodo natalizio. Il governo, questa volta senza eccezioni, raccoglie l’allarme. Tocca ora al Cts formulare proposte concrete per il lockdown di Natale. Questo a quanto si apprende, l’esito della riunione di Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza e il Cts.
Una ‘generale comprensione’ ha accolto, a quanto si apprende, l’allarme lanciato dal Comitato tecnico scientifico nel corso della riunione di questa mattina sulle ulteriori misure da adottare in vista delle festivita’ di Natale. Gli esperti chiedono misure nazionali più rigide per evitare la terza ondata della pandemia a gennaio.
Con un’incidenza vicina ai 200 casi per 100mila abitanti e il sistema sanitario sotto stress bisogna stringere le maglie nei giorni più a rischio delle ferie natalizie. Non è possibile poi consentire la circolazione tra Comuni in un raggio ampio come quello del territorio provinciale. Il governo ha chiesto al Comitato di formulare proposte concrete, che dovrebbero essere presentate all’esecutivo in serata. Le nuove norme potrebbero essere introdotte con un dpcm. Sembra tramontata invece l’ipotesi di una modifica all’ultimo decreto in sede di conversione.
Redazione Pressa
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