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CPR, il no di LeU: 'Sbagliato aprirlo'

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Liberi e Uguali contesta fermamente la decisione di aprire, nell'ex sede dei Cie e CPT di Modena, il centro di Permanenza e Rimpatri: 'Inutile, le priorità sono altre'


CPR, il no di LeU: 'Sbagliato aprirlo'
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Liberi e Uguali condivide la posizione di CGIL-CISL e UIL e boccia fermamente l'ipotesi, ormai realtà, di aprire a Modena un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) nella struttura di via La Marmora che ha ospita prima il CPT (Centro di Permanenza Temporanea) e poi il CIE (Centro di identificazioni ed Espulsione), per stranieri irregolari. 
Una posizione, quella di LeU che indirettamente allontana la stessa formazione politica (in maggioranza in consiglio comunale), dal PD, dall'amministrazione comunale. Una posizione argomentata e motivata in 3 principali punti che riportiamo così come LeU li ha indicati

1. INUTILI PER LA GESTIONE DEL FENOMENO MIGRATORIO
I CPR appaiono del tutto insufficienti e inadeguati rispetto al proposito di rimpatriare i migranti irregolari, per il numero di persone ospitate in rapporto agli arrivi e per la impossibilità effettiva di rimpatrio nei Paesi in assenza di accordi bilaterali (ne abbiamo pochi e incerti).

2. SBAGLIATI IN LINEA DI PRINCIPIO SUL FRONTE IMPRESCINDIBILE DEI DIRITTI UMANI
La precedente esperienza dei CIE ha dimostrato che questi Centri invariabilmente si trasformano in luoghi di detenzione amministrativa per lunghi periodi senza che gli ospiti abbiano commesso reati: questo è dovuto all’impossibilità di processi certi e rapidi sul riconoscimento dello status di rifugiato, all’impossibilità di arrivare in Italia con canali regolari e alla difficoltà di attuare costosi rimpatri. Questa situazione è inaccettabile: con simili presupposti la gestione dei centri, affidata a privati, diventa impossibile e non di rado si verificano problemi interni di violenza e di grave violazione dei diritti umani.

3. PERICOLOSI PER L’ORDINE PUBBLICO LOCALE
I centri assorbono una quantità enorme di forze dell’ordine deputate alla vigilanza in un quadro quali-quantitativo già deficitario, con organici di polizia fermi da anni e quindi con il rischio, in assenza di un cospicuo rinforzo, di sottrarre personale alle normali attività di contrasto della illegalità sul territorio.

Per LeU la misura che prevede l'apertura dei CPR, concepita per dare risposta al problema dell'immigrazione irregolare, rischia di otteere l’effetto opposto. 'Più che per offrire soluzioni legali al difficile problema della gestione delle migrazioni; in più, essa rischia di trasformarsi in un reale problema di sicurezza nel nostro territorio. Per questo, quindi, siamo contrari all’apertura del CPR'

La Bossi-Fini

'Il problema vero continua ad essere la legge che ancora oggi governa il fenomeno migratorio, la Bossi-Fini: una legge colabrodo che genera irregolarità in assenza di canali migratori certi, quantitativamente determinati e di accordi con i Paesi di provenienza. Una legge da cambiare subito per introdurre una regolazione razionale e civile'

E visto che si aprirà, LeU detta le condizioni

Non ci sfugge però che l’insolita determinazione mostrata dal Ministero (pare siano già iniziati i lavori di ristrutturazione dell’ex CIE di Via La Marmora) possa portare alla apertura già nei prossimi mesi. Liberi e Uguali lotterà per evitare questo grave errore; in ogni caso deve essere chiaro che debbano essere soddisfatte almeno due condizioni essenziali:
1. la totale trasparenza nella gestione e il monitoraggio periodico della situazione all’interno del Centro da parte dello Stato, degli amministratori locali e di osservatori esterni;
2. la garanzia che venga assegnato alla struttura un contingente adeguato di personale delle Forze dell’Ordine, che non vada ad intaccare la presenza già deficitaria delle stesse sul territorio comunale.

Continueremo a ribadire in ogni sede la necessità di superare questo tipo di gestione del fenomeno migratorio, e che quindi anche il CPR di Modena, qualora aperto, debba essere contestualmente chiuso.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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