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Il processo si aprirà il 18 giugno prossimo e a giudizio saranno 12 persone: i 12 imputati del crac Carife legato all'aumento di capitale del 2011, per 150 milioni di euro. Lo ha deciso oggi il gup del tribunale di Ferrara Piera Tassoni a conclusione dell'udienza preliminare iniziato lo scorso settembre e conclusa oggi con l'accoglimento in pieno delle richieste dell'accusa (procura e guardia di finanza di Ferrara, in aula il pm Stefano Longhi e il procuratore reggente Patrizia Castaldini), sintesi di quasi 3 anni di indagini.
Gli imputati, lo ricordiamo, sono gli ex vertici di Carife Daniele Forin, Sergio Lenzi, Davide Filippini, Michele Sette, Paolo Govoni, Teodorico Nanni; poi Michele Masini della società di revisione Deloitte & Touche; Ezio Soardi e Spartaco Gafforini di Banca Valsabbina; Germano Lucchi, Adriano Gentili e Maurizio Teodorani di CariCesena.
Cassa di risparmio di Ferrara è una delle 4 banche finite in risoluzione con il decreto Salvabanche e poi fallita nel 2016.
Le parti civili costituite sono 1.350, il loro numero, tuttavia, è destinato ad aumentare considerevolmente. Agli azionisti dell'aumento di capitale, infatti, potranno aggiungersi altre migliaia di risparmiatori, azionisti pre e dopo aumento, e gli obbligazionisti azzerati e danneggiati dal crac.
Redazione Pressa
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