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'Abbiamo assistito con un po' di distacco allo stucchevole dibattito sulle performance musicali del Ministro dell'Interno sulla spiaggia di Milano Marittima e sull'Inno di Mameli, suonato e cantato in quello che potrebbe sembrare un luogo improprio. Ci ha fatto sorridere la circostanza che molti dei censori di Salvini siano stati recentemente immortalati in foto mentre partecipavano, come politici e come amministratori locali, alle sfilate dell'orgoglio LGTB, denominate Pride, in tante città d'Italia, spesso a fianco di cartelli e striscioni dal contenuto francamente irripetibile. Ma, nel nostro piccolo, vogliamo azzardarci a dare un consiglio non richiesto a Matteo Salvini: la lettura di un libro appassionante, dal titolo 'Fratelli traditi: la tragedia dei Cristiani in Siria, cronaca di una persecuzione ignorata', scritto dal reporter di guerra Gian Micalessin'.
Così in una il circolo identitario 'La Terra dei Padri' che oggi, grazie alla candidatura nelle liste della Lega, esprime un consigliere comunale (Beatrice De Maio) interviene nel dibattito sull'Inno d'Italia cantato davanti al ministro dell'Interno sulla spiaggia di Milano Marittima.
'In questo libro, presentato anche a Modena nel novembre 2018, l'autore racconta la tragedia dei nostri fratelli d'Oriente, presi di mira dai cosidetti 'ribelli siriani', tanto corteggiati dall'Occidente, che hanno cercato di rovesciare il regime di Assad e di cancellare la presenza millenaria dei cristiani, nel nome di un odio religioso che in Siria non ha mai avuto cittadinanza, prima dell'arrivo di queste bande di mercenari islamisti.
Nel testo ci sono racconti drammatici dai campi di battaglia, vicende che l'autore ha vissuto in prima persona, come nell'antica città di Maloula (foto in basso), racconti dove emerge l'eroismo dei soldati dell'Esercito Arabo Siriano e dei combattenti di Hezbollah, la milizia sciita libanese che ha difeso tante volte, armi in pugno, i luoghi di culto cristiani dalla furia dei tagliagola jhiadisti, armati e finanziati dagli amici degli Usa e degli occidentali, Israele incluso - continua la Terra dei Padri -. Forse, dopo la lettura di questo libro, Salvini potrebbe ripensare alle parole pronunciate al fianco di Nethanyau, sul confine libanese, quando definì 'terroristi' i coraggiosi miliziani di Hezbollah, quei combattenti che avevano salvato tanti cristiani e tante Chiese dall'annientamento pianificato da coloro che Israele ha sempre visto di buon occhio, come il cavallo di Troia che avrebbe potuto distruggere un regime a lui sempre ostile.
Ci pensi Ministro, i miliziani Hezbollah hanno salvato i cristiani siriani che erano stati abbandonati dalla pavida Europa, lo hanno fatto perché i Cristiani fanno parte dell'identità di quelle terre, non sono 'uccelli migratori', come ha più volte affermato il Presidente Assad'.
'Durante il meritato riposo estivo, caro Matteo, legga questo libro, le aprirà gli occhi su vicende che riguardano anche il nostro popolo, dove l'identità cristiana è minacciata, come lei stesso afferma, anche coraggiosamente, glielo riconosciamo - continua il circolo identitario -. Lei che recentemente ha stretto pubblicamente in mano un Rosario, pensi a quante donne, uomini e bambini hanno fatto il suo stesso gesto, a rischio però della loro vita; pensi al sorriso di questi nostri fratelli all'arrivo delle milizie che li hanno salvati, gli Hezbollah, renda loro giustizia. Parli di questi Eroi, un esempio per tutti, magari anche per quei giovani che hanno cantato un Inno, più o meno consapevolmente, nessuno di noi è preoccupato per averla vista in spiaggia vicino ad alcune cubiste, ci preoccupa invece la negazione della Verità e della Giustizia, contiamo su di lei perche esse trionfino'.