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'Siamo molto preoccupati perché temiamo che anche quest'anno non ci siano interventi efficaci e tempestivi, queste settimane sono fondamentali per la riapertura regolare del prossimo anno scolastico” a dirlo sono Michele Barcaiuolo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Lorenzo Rizzo, presidente provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni. “Invece, dopo un anno e mezzo di pandemia, l’unico intervento fatto dal Governo sulle scuole sono stati i banchi a rotelle. È inaccettabile”.
Sulla gestione della riapertura delle scuole, Michele Barcaiuolo, con un'interrogazione in Regione, aveva già sollevato alcuni dubbi riguardo l’obbligo vaccinale per il ritorno in classe: ''Nei giorni scorsi, l'assessore Donini, rilasciando dichiarazioni in merito alla prossima ripresa dell'anno scolastico, aveva infatti avanzato l'ipotesi di evitare la Dad agli studenti vaccinati - accusa il consigliere -.
In questo modo, si configurerebbe come un'imposizione, in contrasto anche con l'articolo 32 della carta costituzionale: garantire le lezioni in presenza solamente agli studenti vaccinati rappresenterebbe l'ennesimo fallimento delle politiche scolastiche regionali e si scaricherebbe ancora una volta su insegnanti, studenti e famiglie l'incapacità di attuare gli interventi organizzativi e strutturali necessari a garantire una ripresa efficiente e in piena sicurezza della scuola”.
“Chiediamo di non ripetere gli errori e i ritardi dello scorso anno che si è poi rivelato disastroso - attacca Lorenzo Rizzo - costringendo per tantissimo tempo gli studenti a seguire le lezioni in DAD con tutte le conseguenze ormai note. Installare i sistemi di areazione, effettuare il tracciamento, eliminare le classi affollate, individuare nuovi spazi e garantire un servizio di trasporto pubblico adeguato sono le azioni prioritarie da mettere subito in atto'.
“La didattica a distanza - concludono i due meloniani - è un’importante e necessaria risorsa durante l'emergenza sanitaria ma rappresenta comunque un palliativo che non può certamente sostituire la qualità dell'offerta formativa erogata dalla scuola in presenza, che dovrebbe essere garantita a tutti''.
Redazione Pressa
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