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Scheletri di edifici privati residuo dei piano di riqualificazione di 15 anni, rimasti sulla carta e da tempo occupati e frequentati da senza fissa dimora, tossicodipendenti e spacciatori, baraccopoli abusive in condizioni fatiscenti tra siringhe e discariche a cielo aperto. Situazione che si replica nelle aree e negli edifici pubblici, di proprietà del Comune dell’ex mercato dove nei giorni abbiamo a più riprese documentato le occupazioni abusive e la pericolosità della zona, ancora in attesa degli interventi del piano periferie. Immagini simbolo di una situazione potenzialmanete esplosiva che in attesa di progetti di riqualificazione che tardano ad arrivare, necessitano di una risposta immediata almeno per la loro messa in sicurezza. Oggi l’appello all’amministrazione comunale affinché agisca arriva anche dal Capogruppo Art. 1 – Mdp Walter Stella
'Addentrandosi nella zona, è facile imbattersi in una situazione di disagio, abbandono e degrado che presenta evidenti tracce di frequentazioni poco raccomandabili.
Se da un lato è positivo dare avvio al più presto a tutte le nuove e utili opere previste sul piano periferie, è necessario che l'Amministrazione apra un dialogo con le Imprese private referenti, mirando a trovare soluzioni immediate che portino alla conclusione delle tante opere iniziate ma mai ultimate come appunto il cosiddetto rotore. Mi permetto di aggiungere, che un buon 50% del comparto residenziale di Via delle Suore ex fonderie Corni è fermo al palo da tempo e non si sa quando potrà arrivare a compimento. Almeno in questo caso però le aree in questione sono manutenute in maniera decisamente più decorosa. La riqualificazione del comparto ex mercato bestiame non può essere attuata soltanto lungo le strade che ne costituiscono il perimetro ma deve interessare anche il cuore che versa in completo abbandono.
Protrarre ancora l’attuale situazione non va bene ai cittadini e non fa bene alla città”, conclude Stella.
Il comune non solo ha il diritto dovere di intervenire sulle proprie aree ma anche il diritto, rafforzato anche da una recente ordinanza, di intervenire direttamente sui privati titolari delle aree e degli edifici che costituiscono pericolo e degradato. Ma da dodici anni a questa parte da quando lntera area simboleggiata dallo scheletro del rotore è stata abbandonata dai costruttori e avvolta dal degrado niente e nessuno, in questo senso, si è mosso
Redazione Pressa
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