Lambruscolonga
e-work Spa
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
e-work Spa
articoliPolitica

Dubbi sulla terza dose. Anche Galli a rischio di etichette no vax?

La Pressa
Logo LaPressa.it

'Se una persona ha una risposta anticorpale valida, quella persona non ha immediata necessità di una terza dose di vaccino'


Dubbi sulla terza dose. Anche Galli a rischio di etichette no vax?
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

“Sugli anticorpi molto alti si dovrebbe aprire una parentesi che ragiona sui vari metodi di determinazione, sulle varie caratteristiche e sui tipi anche in parte diversi di anticorpi che si vanno a misurare. Detto questo, e così mi sono un po’ salvato l’anima da polemiche che potrebbero scoppiare in ogni momento su questa questione che volutamente è stata troppo poco definita e valutata nell’ottica di una standardizzazione, ritengo che se una persona ha una risposta anticorpale valida, quella persona non ha immediata necessità, anche dal punto di vista del suo essere fattore di rischio epidemiologico, di fare subito un’altra dose di vaccino anti Covid“. Così, alla Dire, Massimo Galli, professore ordinario di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. Galli di fatto con queste affermazione contraddice la posizione ufficiale del Governo che ha indicato la linea di una terza dose per tutti sconsigliando viceversa l'esame preventivo sulla carica anticorpale.


Da vedere se ora anche Massimo Galli, da sempre in prima fila per la vaccinazione, verrà etichettato come un no vax.




Galli sottolinea che “da una parte, da un punto di vista individuale, la persona è ragionevolmente ancora protetta, sia nei confronti della reinfezione, nei limiti che tutti questi vaccini presentano, sia, e questa è la cosa fondamentale, dal punto di vista della malattia grave nel caso che una persona si infettasse. Se poi la probabilità di infettarsi è comunque bassa, molto bassa, è evidente che la potenzialità di essere untore, cioè di persona che si può infettare e ritrasmettere, è ovviamente ridimensionata”.

Galli tiene a precisare che “non è vero che tutti coloro che hanno fatto Johnson & Johnson perdono in pochi mesi la capacità di difesa. È una questione che è stata un po’ enfatizzata.

Certamente, nel momento in cui il discorso della dose unica e tombale, ossia finito lì, è andato a perdere di validità in termini complessivi, bisogna pensare ad un ulteriore booster e questo booster può essere sicuramente un vaccino a mRNA, non certo un vaccino vettore”. Galli aggiunge inoltre che “il limite, i piedi d’argilla dei vaccini a vettore, è che sono stati tutti programmati, tranne uno, per una sola dose, e il fatto che comunque il vettore in qualche modo può suscitare una risposta immunitaria contro di lui. Quindi, le ulteriori vaccinazioni fatte con un vaccino vettore possono presentare limiti da questo punto di vista, proprio perché il nostro sistema immunitario si è preso la libertà di reagire, eventualmente, anche contro il vettore stesso. Che non può replicare in quanto vettore ma che comunque può diventare a sua volta un fattore di sollecitazione di una risposta immune”.

L’esperto prosegue informando che “in una condizione di questo genere, AstraZeneca era stato progettato con una dose sola e poi hanno deciso di farne due perché sembrava avesse una risposta migliore che si potesse avvicinare alla risposta dei vaccini a mRNA. Johnson & Johnson è sempre stato progettato in questo senso, mentre un altro interessante escamotage era stato quello di Sputnik, che prevedeva due vettori virali diversi, un adenovirus 26 ed un adenovirus cinque, proprio per cercare di evitare quel tipo di problema che, ovviamente, avrebbe potuto limitare l’efficienza e l’efficacia del vaccino”. Galli dichiara infine che “oggi, se si parla di una terza dose, o di una seconda dose per Johnson & Johnson, avrei pochi dubbi sul fatto che non si possa che pensare ad un vaccino a mRNA”, conclude.

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Onoranze funebri Simoni
Articoli Correlati
I nuovi sono sicuri
Le Vignette di Paride
06 Ottobre 2023 - 12:04

Acof onoranze funebri
Politica - Articoli Recenti
Regionali, dopo la fuga di Bonaccini ..
'In Emilia-Romagna possiamo costruire un progetto progressista che metta al centro ..
20 Aprile 2024 - 19:40
Fdi: 'Bonaccini getta la maschera: ..
'L’unica cosa utile che a questo punto potrebbe fare per la nostra regione, è quella di ..
20 Aprile 2024 - 19:35
A Castelfranco Emilia ..
La candidata sindaco Fratelli d'Italia e Lega Rosanna Righini: 'Banchetti elettorali banditi..
20 Aprile 2024 - 19:08
'Riciclaggio, Modena non si nasconda:..
Il segretario della Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo commenta il convegno tenutosi ..
20 Aprile 2024 - 18:38
Politica - Articoli più letti
Ferocia green pass, ora vivere in ..
Se regole irrazionali che nulla hanno a che vedere con la pandemia (che pur esiste sia ..
03 Febbraio 2022 - 07:40
Follia super Green pass: ora per i ..
Gli under 50 pensano non è un problema loro, i vaccinati si sentono al sicuro e gli over 50..
13 Febbraio 2022 - 08:38
Orrore Green Pass: noi non ..
Noi proveremo per voi compassione e fastidio, pietà e nausea. Ma non vi perdoneremo. Come ..
26 Gennaio 2022 - 11:21
Sport vietato ai 12enni senza super ..
L'Italia del premier osannato come il cavaliere bianco in grado di evitare il default, lo ha..
23 Gennaio 2022 - 10:58