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Al Def (il documento di economia e finanza), va aggiunta una 'r' ed è così che il documento diventa 'regionale'. Ed è così, come Defr, che l'Emilia-Romagna lo ha presentato. All'interno i numeri che per l'assessore al Bilancio Emma Petitti e per il relatore, il modenese Giuseppe Boschini (PD), sono più che positivi. Valutazioni espresse nell'ambito dell'udienza conoscitiva convocata dalla commissione Bilancio, presieduta da Andrea Bertani (M5s), nel corso della quale non sono mancati interventi critici verso la stessa amministrazione di viale Aldo Moro, come quelli dei vertici dell'associazione che gestisce 'i giochi' in Italia.
Nel Defr sono indicati prima di tutto i risultati raggiunti in Emilia-Romagna sia sul fronte della crescita del pil, nel 2016 pari all'1,3%, sia su quello occupazionale.
In questo ambito il tasso di occupazione regionale nel 2016 si e' attestato al 68,4%, +11% rispetto alla media nazionale, mentre il tasso di disoccupazione e' al 6,9%, pari a cinque punti percentuali in meno rispetto di nuovo al dato nazionale.
Sono 93 gli obiettivi individuati nel Defr tra i settori dell'economia, delle istituzioni, della sanita' e del sociale, della cultura e del territorio'.
Un capitolo a parte riguarda invece 'gli indirizzi strategici che la giunta assegna ai propri enti strumentali e alle societa' controllate e partecipate'.
Se il documento - ha affermato il relatore del provvedimento Giuseppe Boschini (Pd), rappresenta 'la programmazione che sta alla base delle nostre scelte regionali di bilancio e va incontro agli interessi degli operatori economici e sociali del territorio', sono stati diversi gli interventi in commissione.
Massimo Roma, vicepresidente nazionale di Sapar, l'associazione che raduna 1.500 societa' fra gestori, produttori e rivenditori di apparecchi da intrattenimento, ha criticato la scelta della Regione di prevedere regole piu' restrittive sul gioco d'azzardo: 'Le modifiche apportate lo scorso giugno alla normativa regionale in materia avranno un grave impatto sull'occupazione: sono a rischio 60.000 posti di lavoro'. Il vicedirettore di Confindustria Emilia-Romagna, Luca Rossi, ha invece posto l'accento sui temi della disoccupazione giovanile e della semplificazione, sollecitando giunta e Assemblea legislativa, in collaborazione con le forze sociali, a farsene carico: 'C'e' ancora molto da fare', dice Rossi.
Redazione Pressa
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