Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Hanno già vissuto il loro primo giorno in Parlamento ma, salvo clamorose sorprese, mercoledi' figureranno ancora come consiglieri regionali e dovranno rispondere alla convocazione dell'Assemblea legislativa in programma quel giorno. Non avuto soluzione il braccio di ferro tra la presidenza del parlamentino regionale dell'Emilia-Romagna e i neo-eletti Tommaso Foti (Fratelli D'Italia), Andrea Rossi (Pd), Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi (Forza Italia). I quattro neo-parlamentari, infatti, al momento non si sono dimessi dal loro ruolo in Regione, nonostante la sollecitazione arrivata a chiare lettere dalla presidente dem Simonetta Saliera. Sulla scia di precedenti bipartisan accaduti in Emilia-Romagna (dimissioni immediate dopo l'elezione in Parlamento) ma soprattutto in ossequio all'articolo 122 della Costituzione, che sancisce l'incompatibilita' tra un seggio nelle Regioni e uno in Camera o Senato, la presidenza ha aperto la partita nei giorni scorsi chiedendo lumi a Roma sulla tempistica per fare scattare le sanzioni.
Alla richiesta inviata alla Camera 12 marzo scorso è stato risposto nella sostanza che ogni assemblea regionale deve attenersi alle proprie regole sull'incompatibilità. Ciò significa che i neo-parlamentari dovranno prendere una decisione definitiva sul loro futuro entro la prima decade di maggio, pena la decadenza da consiglieri. Il regolamento regionale prevede infatti alcuni step: già dai primi di aprile, 'subito dopo Pasqua', arriverà però il primo 'richiamo' scritto della presidenza per il doppio ruolo.
Il tema, a quanto si racconta in Regione, è stato affrontato anche nell'ultima riunione dei capigruppo di mercoledi' scorso. Ad una domanda del numero uno Pd Stefano Caliandro, i tecnici dell'assemblea hanno ribadito la tempistica dell'incompatibilità, che porta in una quarantina di giorni alla eventuale decadenza del neo-parlamentare dal suo seggio in assemblea regionale. E' ovvio che il temporeggiamento dei neo-parlamentari dipenda in prima battuta dall'incertezza sull'attuale legislatura, col rischio sempre consistente di un voto anticipato a breve. Saliera, dopo il botta e risposta con Foti nell'ultima seduta, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Tutto lascia pero' intendere che il regolamento di viale Aldo Moro verrà applicato alla lettera.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>