Il Consigliere provinciale e Vicecoordinatore regionale di Forza Italia, ora candidato alle elezioni europee Antonio Platis, insieme al consigliere comunale, coordinatore provinciale e capolista alle elezioni comunali Piergiulio Giacobazzi arrivano subito al dunque.
Quelle che per Forza Italia la dirigenza Ausl dovrebbe prendere: dimissioni. 'Anche perché - dicono - la situazione di Modena su bilancio, esternalizzazioni e conti, non ha eguali in altre province. Bologna, la principale e forse più complessa realtà dell'Emilia-Romagna ha chiuso il bilancio in pareggio. Qui invece i bilanci sono in rosso e si spendono milioni di euro per medici gettonisti che significa una cosa sola. Chi è responsabile non sta facendo bene il proprio mestiere, non sta facendo il bene della sanità pubblica, perché con la precarietà, tra l'altro costosissima, non si garantisce una stabilità delle cure e in più si dà origine ad un danno economico.
'Senza considerare anche gli ultimi errori anche di programmazione Un esempio? I Cau? A Fanano, dove il centro di Assistenza Urgenza ha preso il posto del Punto di Primo Intervento, il medico non può più uscire dal Cau in situazioni di emergenza. Essendo una struttura dove viene svolta una attività ambulatoriale. La beffa è che alcune settimane fa la comunità locale ha donato una auto medica al presidio di Fanano che il medico non può utilizzare per le uscite. E per garantire l'emergenza urgenza non ci si può appellare solo elicottero che di notte o non vola o parte da Bologna.
'Se in una azienda privata un dirigente incaricato non ottiene il risultato, viene mandato a casa, nell'azienda pubblica, con milioni di euro spesi in incarichi e primi, e dove è in ballo è la salute dei cittadini, dovrebbe succedere la stessa cosa'.
'Da anni, in Consiglio Comunale, per quanto di competenza, ci occupiamo di questo problemi. E continueremo a farlo visto che non sono risolti.
'Uno dei problemi che la sanità locale nazionale e locale non sta affrontando adeguatamente è quello dell'assistenza agli anziani e soprattutto del paziente chirurgico. Non c'è adeguata preparazione dei pazienti prima delle operazione e non ci sono le condizioni per garantire le condizioni migliori del paziente sia nel pre che nel post intervento. Ciò si trasforma in un costo sociale e in un costo per le famiglie che sarebbe almeno in parte evitabile, ma che per molti si trasforma in un peso, anche economico, insostenibile' - ha affermato Gabriella Bettelli.
Gi.Ga.