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Sono per due terzi italiani e stranieri provenienti dal territorio modenese e per un terzo stranieri irregolari, le persone senza fissa dimora intercettati dai volontari ed ospitati dalle strutture di accoglienza del terzo settore nell'ambito del piano di straordinario di accoglienza per i senza tetto messo in campo dal comune in occasione della stagione più freddo. Circa 110 le persone ospitate attualmente nelle strutture del capoluogo con una disponibilità di circa 130 posti letto. Finanziati per la metà (circa 120 mila euro all'anno per tre anni), dall'Unione Europea e per altri 120 mila euro dal Comune. L'accesso ai finanziamenti europei è stato possibile grazie alla presentazione di un progetto strutturato per l'inverno che ha ampliato così le disponibilità di posti letto già garantiti, anche se in numero inferiore, durante il resto dell'anno.
Un piano potenziato anche in funzione dell'allarme lanciato ripetutamente anche dal sindaco nei giorni scorsi, rispetto al possibile aumento di stranieri irregolari conseguente all'impossibilità per i richiedenti asilo ai quali è stata diniegata la richiesta, di ricevere il permesso di soggiorno umanitario (cancellato dal decreto sicurezza trasformato in legge), e di essere inseriti nel percorso di accoglienza di secondo livello, Sprar.
I dati sono stati resi noti dall'Assessore ai servizi sociali del comune di Modena Giuliana Urbelli nel corso dell'ultimo incontro con i rappresentanti del terzo settore che si occupano di accoglienza, riuniti al baluardo della cittadella. 'Circa la metà di questi fondi ci arrivano attraverso finanziamenti dell'Unione Europea, di fatto extrabilancio per il Comune - afferma l'Assessore Urbelli illustrando i dati e ringraziando gli operatori impegnati nella notte ad intercettare persone bisognose di aiuto - e che ci ha consentito di garantire una offerta consistente che però ad oggi è quasi completamente occupata da persone sia italiane sia straniere, senza fissa dimora, prevalentemente provenienti dal territorio modenese e per una percentuale che va dal 30 al 40 per cento di persone straniere irregolari'
'Fatto stal fino ad ora, il terzo degli stranieri irregolari (o diventati tali), senza fissa dimora, intercettati dal comune e ai quali è stato dato un posto letto, non ricadrebbe in questa 'categoria', considerato che gli effetti della nuova legge non sarebbero ancora arrivati. Di fatto l'allarme sull'aumento di irregolari e senza fissa dimora legato al decreto sicurezza, starebbe in realtà evidenziando una grande quantità di stranieri irregolari o diventati tali, 'generati' non (o non ancora), dal decreto sicurezza Salvini, bensì dal sistema di accoglienza in vigore dal governo precedente. Quantità confermata dai dati diffusi periodicamente dalla prefettura di Modena che hanno costantemente evidenziato come anche in provincia di Modena la percentuale di stranieri ai quali al termine del percorso di accoglienza è stata rigettata la richiesta di asilo e non concesso il permesso di soggiorno per motivi umanitari supererebbe il 40%. In attesa degli effetti (reali), del decreto sicurezza.
I senza fissa dimora vengono intercettati attraverso il lavoro serale e notturno dei volontari di diverse associazioni. 'Ricordiamo che lo scorso anno - ha affermato l'Assessore Urbelli - questi volontari sono usciti per 151 notti. Ma ci sono tante persone che si rivolgono direttamente o ai servizi sociali del Comune o delle associazioni o al punto di ascolto e di accoglienza della Caritas a Porta Aperta. Diverse persone vengono poi segnalate dai cittadini. Oggi possiamo dire che i senza fissa dimora che dormono non in struttura sono persone che scelgono volontariamente di farlo e che non accettano di ricevere un aiuto, nemmeno se si tratta di un posto letto per una notte'
Gi.Ga.
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Redazione Pressa
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