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Antonio Tajani è stato eletto all’unanimità segretario nazionale di Forza Italia durante il primo Consiglio Nazionale di Forza Italia, dopo la morte di Silvio Berlusconi. 213 i consiglieri chiamati a eleggere a porte chiuse il ‘reggente’ che traghetterà il partito, verso il congresso del 2024. Forza Italia quindi si appresta quindi ad parole e la fase post Berlusconi, sotto le parole d’ordine “continuità e unità”.
“Non è facile guidare un movimento politico che ha avuto come leader per quasi 30 anni Silvio Berlusconi. Io posso garantire soltanto il mio impegno, determinazione e volontà di trasformare tutti i suoi sogni in realtà. Per farlo avrà bisogno di tutti quanti voi, di tutta la nostra classe dirigente, eletti, simpatizzanti, militanti”. Queste le parole di Antonio Tajani, nel suo primo discorso da leader del partito. “Vogliamo essere il centro del centrodestra. Siamo alleati ma diversi dai nostri alleati.
Non intendiamo assolutamente rinunciare alla nostra identità, vogliamo che la nostra identità rafforzi l’azione di governo. Non mi piacciono i pennacchi, io resto un militante del partito”.
Ad Antonio Tajani, anche il compito di leggere il messaggio di saluto della famiglia Berlusconi: “Carissimi - si legge nel testo - grazie per l’appoggio e la vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà. E grazie per tutto ciò che da oggi farete per continuare a far vivere gli ideali di libertà, di progresso e di democrazia che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e le sue azioni. Un abbraccio grande a tutti con i migliori auguri di buon lavoro”.
“Berlusconi è la nostra storia, è il nostro presente ma anche il nostro futuro. Per questo propongo al Consiglio Nazionale di Forza Italia di modificare lo statuto, inserendo nel frontespizio le parole ‘Silvio Berlusconi presidente fondatore’”. Questa la proposta di Tajani, (approvata all’unanimità) di modifica dello Statuto con il riconoscimento del ruolo di Silvio Berlusconi. “Credo che questo movimento politico non possa mai più avere un presidente. Per questo - ha aggiunto - propongo al Consiglio Nazionale di modificare nell’articolo che lo prevede la parola ‘presidente’ sostituendola con la parola ‘segretario nazionale’, perché c’è solo un presidente, non ce ne sono altri”.
Redazione Pressa
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