Per questo chiediamo al governo di rinviare qualsiasi forma di aumento delle multe, se il Governo ha a cuore la sicurezza degli automobilisti e quindi dei cittadini tutti, inasprisca la “pena accessoria” della perdita dei punti prevista per le infrazioni più gravi - aggiunge Galli -. Un automobilista indisciplinato è più facile che guidi con più prudenza e disciplina sapendo di rischiare la perdita di molti più punti dalla propria patente, per evitare di andare quindi a piedi per qualche tempo, piuttosto che per un aumento del denaro da pagare. Come tutti sanno le patenti sono dotate di una scorta di 20 punti che possono essere ridotti in caso di violazioni al Codice della Strada. Prendiamo ad esempio lo scellerato utilizzo del telefonino mentre si è alla guida. E’ senza dubbio una delle infrazioni più censurabili poiché ormai è certo che una delle maggiori cause degli incidenti stradali è proprio la distrazione'. 'Oggi la multa è pari a 165 euro (da pagarsi entro 30 giorni ) e la perdita di 5 punti dalla patente. Se passassero gli aumenti previsti da gennaio 2023, i 165 euro diventerebbero 183 sempre con 5 punti persi dalla patente. Noi proponiamo di non aumentare l’importo da pagare ma il numero dei punti da sottrarre dalla patente. C’è più prevenzione lasciando a piedi un automobilista che non rispetta il Codice della Strada che facendo incassare ai comuni più soldi'.
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