“Chiediamo che le discoteche bolognesi vengano inserite in questo percorso fondamentale per la ripartenza di tutto il settore. I titolari dei locali da ballo sono pronti a mettere a disposizione le loro sale per i test e valutare il miglior modo per riaprire i cancelli delle discoteche. Crediamo che una città come Bologna e i giovani che la frequentano possano rappresentare un campione significativo per capire come e soprattutto se il Covid si diffonde”, spiega Giovetti.“Non siamo andati in piazza a protestare, non abbiamo voluto aprire contenziosi con le istituzioni, ma ora è arrivato il momento di ripartire. Se il problema sono gli assembramenti e la capienza delle discoteche siamo pronti a rivedere al ribasso gli ingressi dei ragazzi in sala pur di tornare a lavorare. Si rivedano i protocolli, ma non è pensabile che riaprano i centri culturali e non le discoteche”, conclude il presidente del Silb.
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