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Chiedono ai Governatori delle Regioni di tutta Italia, agli Assessori, ai presidenti delle commissioni regionali e a tutti i consiglieri regionali, di essere ascoltati per trovare al più presto rimedio ad una situazione che la politica - dicono - risolvere urgentemente, anziché ignorare. Sono i cosiddetti 'esodati' del superbonus, che dopo lo stop del provvedimento rischiano di rimanere schiacciati dal blocco dei crediti maturati. Una situazione difficile che compromette i bilanci di famiglie ed imprese. Per sottolinearlo giovedì 27 luglio 2023, in concomitanza con altre regioni di Italia, il coordinamento dell'Emilia-Romagna sarà in presidio, dalle ore 9 alle 13, davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna. 'Chiediamo che una nostra delegazione possa essere ricevuta dai consiglieri regionali sia di maggioranza che di minoranza , dagli Assessori della giunta per il grave problema creatosi, per la mancata possibilità di cedere i crediti superbonus e altri crediti bonus edilizi.
Crediti maturati già nel 2022 per le spese sostenute nel 2022, crediti per anno 2023 per spese per ultimare i lavori e per sbloccare i crediti incagliati.
Se non ci sarà un decreto urgente dal Governo la possibilità di cedere il credito in tempi brevi, per l'anno 2022, si perderà una annualità per le imprese, e per i committenti le 4 intere annualità. Somme che nessuno si può permettere di perdere'
'La soluzione di portare le spese in detrazione - continua il coordinamento dell'Emilia - Romagna, non è fattibile per noi committenti, per la mancata capienza fiscale, e perché l'eccedenza. La situazione è veramente disastrata. Famiglie con bambini piccoli possono rimanere senza casa, e le imprese a rischio di fallimento. Situazione che in ogni regione può trovare una soluzione, come già in altre regioni che si sono attivate, citiamo Basilicata, Puglia, Campania, Lazio e Piemonte'
I Coordinamenti regionali
'Mentre proseguono le interlocuzioni con il MEF per il raggiungimento dello sblocco dei crediti incagliati, gli Esodati del Superbonus continuano con i presidi presso le sedi delle Regioni di tante città italiane. È importante che anche le Regioni, oltre che il Governo, recepiscano che si tratta di una corsa contro il tempo per la salvezza di centinaia di migliaia di famiglie, imprese e tecnici' - afferma il coordinamento Emilia Romagna
Il PD boccia emendamento Lega, l'ira del carroccio
“Il Pd emiliano-romagnolo chiude la porta in faccia agli esodati del Superbonus 110 mentre in altri territori del Paese, come nelle Marche - in cui i Dem sono all'apposizione - hanno depositato un progetto di legge che ricalca la proposta che come Lega avevamo avanzato, volta ad attivare la Regione per favorire l'incontro tra domanda ed offerta dei crediti incagliati (cedenti, imprese, intermediari finanziari) consentendo alle sue partecipate - non escluse dal 'decreto stop cessioni' con capacità fiscale - di acquistare i crediti per compensazione”.
Lo denuncia il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, primo firmatario dell'emendamento collegato alla variazione di Bilancio di previsione, bocciato ieri dall'aula.
“La cosa ancor più grave è che il Pd emiliano-romagnolo non solo ha bocciato la nostra proposta ma non si è reso disponibile ad avanzare alcuna misura alternativa, di fatto condannando migliaia di famiglie e imprese del nostro territorio. Una chiusura netta, dunque, nonostante il governo sembri orientato a varare un 'decreto agosto' per rivedere il tema dei crediti incagliati, andando proprio nella direzione di garantire in maniera più forte i crediti favorendone la circolazione” spiega il leghista.
In altre parole – punge Bargi – il Pd emiliano-romagnolo continua a respingere le proprie responsabilità sotto l'egida del “deve farlo il governo'. Una posizione strana, a ben vedere, per una Regione come la nostra, nella quale la maggioranza Dem non perde occasione per vantarsi e millantare di essere “sempre la prima in tutto”. Incredibile, poi, che lo stesso Pd, nel consiglio regionale delle Marche, abbia depositato un progetto di legge che ricalca la nostra proposta, volta a concedere un piano di salvataggio agli “esodati del Superbonus 110”. Pertanto – conclude il leghista - sarebbe il caso che il Pd facesse pace con se stesso: in Emilia-Romagna taccia di “inapplicabilità” una proposta che invece, nelle Marche, ha presentato come Progetto di legge”.