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'Le sei organizzazioni imprenditoriali che hanno sottoscritto un documento di dura critica all’Avviso pubblico del Comune di Modena dovrebbero, prima di tutto, decidere quello che vogliono. Nel dicembre scorso, infatti, hanno espresso parere favorevole alla nuova Legge Regionale Urbanistica che prevede l’uso dello strumento dell’Avviso proprio per regolare, nel periodo transitorio di 5 anni, l’utilizzo delle previsioni urbanistiche del precedente piano.
Ora che il Comune mette in pratica tale “Avviso” facendo un minimo repulisti delle esagerate espansioni previste dal mega-piano Sitta , ecco le stesse associazioni non solo esprimere forti perplessitá ma anche adombrare contenziosi legali per bloccare l’attuazione dell’Avviso.
Ci chiediamo: quando queste associazioni espressero parere favorevole alla legge avevano letto solo la parte in cui, di fatto si toglie la pianificazione dalle mani dei Comuni e si offre agli imprenditori la possibilitá di costruire quasi in ogni zona del territorio?
Noi di Sinistra Italiana in Consiglio Regionale abbiamo coerentemente votato contro questa legge proprio perchè, liberalizzando oltremisura l’urbanistica, puó determinare uno sviluppo disordinato, privo di visione collettiva della cittá futura e, quindi, pericoloso per il vivere civile. Noi proponiamo ancora di dare la prioritá a quegli interventi che compensano il consumo di nuovo suolo con la rinaturalizzazione di aree giá urbanizzate.
La richiesta delle associazioni è invece assurda, inverosimile. Per capirlo basti pensare che, mentre la pur permissiva nuova legge regionale prevede un consumo massimo del suolo di 120 ettari in 30 anni, le associazioni vorrebbero mano libera per poterne consumare, teoricamente, ben 450 in soli 5 anni. Un’enorme colata di cemento che coprirebbe Modena di case fino all’autostrada! Un modello Vaciglio, che noi continuiamo a contrastare, moltiplicato per oltre venti volte'
Andrea De Pietri
Sinistra Italiana - Modena
Redazione Pressa
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