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Gli antagonisti non autorizzati, molti dei quali pare provenienti da fuori Modena, hanno provato a creare tensione, provocando la reazione della Polizia che ha reagito con una carica al lancio di petardi e bombe carta, 'solo' in Porta Bologna, tra Largo Garibaldi e l'imbocco di via Emilia centro. Ma il tentativo, l'unico in grado di generare tensione, viene stroncato sul nascere. Con l'allontanamento dei facinorosi prima verso corso Canalgrande, (gli antagonisti avevano provato a percorrere via Emilia e viale Martiri della Libertà dove a un chilometro di distanza c'era il presidio di Difendi Modena), e poi nelle vie esterne al centro, oltre il parco Ducale. Nella carica sono rimasti contusi due manifestanti, raggiunti da due ambulanze. Ma alla fine, anche quei fumogeni e quei petardi hanno solo completato un quadretto che una settimana di interviste, di dirette e servizi TV, di dibattiti sui social e riunioni per la sicurezza avevano di fatto già scritto.
Un quadretto che era solo da recitare. Con tanto di numeri. Tra i 100 ed i 150 i partecipanti nei due presidi 'principali', con la rete Tam Tam e con le forze di sinistra (pro Ius Soli e con il vessillo dell'antifascismo), schierate civilmente insieme al Sindaco in Piazza Torre, al Sacrario della Ghirlandina, e con le organizzazioni di destra, contro lo Ius Soli (organizzatrici della manifestazione autorizzata che ha generato per reazione uguale e contraria l'organizzazione di tutte le altre), schierate altrettanto compostamente al Monumento ai Caduti, dove è stato intonato l'inno del Piave in onore dei soldati. Nel mezzo quella zona grigia, formata ieri da un centinaio di persone, dove si muovono provocatori ed agitatori, che rappresentano da sempre quasi un fattore fisiologico nelle manifestazioni, che le forze dell'ordine schierate e coordinate dalla Prefettura, hanno saputo individuare, circoscrivere e neutralizzare. Facendo ciò che sono chiamate a fare: tutelare la sicurezza pubblica e garantire a tutti, come disposto dal Prefetto, il diritto di manifestare. Quasi a completare quel quadro già previsto, con tanto di luci rosse dei fumogeni antagonisti, quel copione già scritto che tutti si aspettavano e che più o meno consapevolmente ieri sera è stato nuovamente interpretato. Con tanto di orario di fine, alle ore 22. Rispettato. E' venerdì sera, c'è ancora tempo per una birretta o per un film in seconda serata.
Gi,Ga,
Redazione Pressa
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